L'ex arbitro Nasti a CN24: "La politica arbitrale condiziona le carriere: lancio una provocazione. Vi dico cosa accadde nel mio percorso"
Andrea Nasti, ex arbitro, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (79 Digitale Terrestre) per parlare del mondo arbitrale. Ecco quanto evidenziato da CN24:
"Sto ricevendo molti complimenti di arbitri ed ex arbitri dopo il mio contributo a Le Iene. Spero che tutti insieme riusciamo a scoperchiare il vaso di Pandora del mondo arbitrale. Non riesco a vedere la malafede negli arbitri, il problema è tecnico. Come Le Iene stanno cercando di diffondere a livello nazionale, c'è da dire che c'è un problema meritocratico nelle carriere degli arbitri. Nel senso che arrivano nelle categorie importanti, in primis la serie A, non i direttori di gara più bravi bensì quelli agevolati da una politica arbitrale che condiziona la carriera di arbitri ed assistenti. Questo comporta che episodi di facile lettura diventano complicati se tu non sai leggerli. Se un arbitro al Var non ha la dimestichezza con la tecnica e la tattica del calcio, non capisce bene le dinamiche quindi va in difficoltà anche su episodi banali condizionando le partite.
Ho lanciato una provocazione dicendo che inserirei anche nelle commissioni un ex calciatore di calcio in modo da far comprendere alcune dinamiche di gioco. La carriera viene definita, non quella di tutti, non da quello che fai in campo ma da un organigramma della federazione arbitri totalmente sbagliato. Si tratta di una politica che condiziona le carriere di arbitri ed assistenti in base anche alla sezione d'appartenenza. Se quest'ultima è più vicina a chi comanda ed alla governance che comanda gli arbitri.
Non sempre la chiamata al Var dovrebbe portare ad un defecit dell'errore, ma condiziona gli arbitri perché si va a sottolineare un errore commesso. Rocchi ci diceva che andare al Var in teoria non penalizzava il punteggio per quella gara però nei fatti è innegabile che l'osservatore arbitrali prenda in considerazione la chiamata al Var facendosi condizionare. Voti alla mano da arbitro avevo i numeri per fare il salto nel calcio che conta. La mia stagione si è poi incrinata dopo le dimissioni di Trentalange, che era stato appoggiato dalla sezione di Napoli, per il caso D'Onofrio. Guarda caso la mia stagione cambiò dopo questo cambio di governance, ci sono stati episodi così eclatanti nei miei confronti. Ci sono episodi chiari".
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