Kid Lost, il ragazzo napoletano che ha conquistato Netflix | VIDEO

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Guarda l'intervista a Kid Lost, il rapper vincitore di Nuova Scena su Netflix: il video e il freestyle sul Napoli

Stadio Maradona (NA) - Proprio allo stadio di Fuorigrotta è iniziata la sua avventura nel talent show di Netflix, "Nuova Scena", CalcioNapoli24 ha intervistato il vincitore Kid Lost, rapper napoletano di Qualiano. Tifoso del Napoli e dal futuro brillante, il classe '96 ha le idee chiare ed ha già una maturità artistica invidiabile. Dall'audizione nello show Netflix proprio allo stadio Maradona davanti a Geolier-Rocco Hunt fino al momento attuale che sta vivendo l'artista, che ci regala anche un freestyle dedicato alla SSC Napoli.

di Manuel Guardasole e Lorenzo Sorianiello

Kid Lost da Nuova Scena: freestyle sul Napoli

Vi proponiamo l'intervista testuale di CalcioNapoli24Kid Lost, vincitore di "Nuova Scena", che potete guardare in video sul nostro canale Youtube:

Partiamo da dove tutto è iniziato, allo stadio Maradona: qui c'erano Geolier e Rocco Hunt. Te lo aspettavi, lo sapevi? Che emozioni hai provato?

"Quando sono arrivato, non so perché ma ero certo di trovare Geolier: serviva un giudice di Napoli e per me lui era il più adatto. Per me era scontato ci fosse Geolier, poi non sapevo ci fosse un ospite! Quando ho saputo che c'era anche Rocco Hunt, l'emozione è quintuplicata. Il fatto che fossimo allo stadio è stata un'emozione incredibile, non so descriverla! Con loro due, fuorionda allo stadio, non ci siamo detti molto, ma mi hanno dato dei consigli: essere più sicuro di me, ma sono tornato subito a casa per festeggiare e non c'è stato un incontro con loro due dopo la registrazione".

A proposito della tua vittoria di "Nuova Scena", non tutti lo sanno: ma è vero che sono state registrate tre diverse vittorie con i tre finalisti? Hai scoperto davero guardando la finale su Netflix insieme a noi spettatori che avevi vinto tu?

"Sì, assolutamente: ho scoperto la vittoria con voi! Ho guardato la puntata e ho aspettato fino all'ultimo per scoprire il vincitore. Quindi è stata un'emozione ancora più grande, sono stato sulle spinte tanto quanto voi. L'ansia mi ha divorato, è stato un periodo particolare (ha atteso diversi mesi fra la registrazione della finale e la messa in onda, ndr), però il programma ha dato una luce a tutti gli artisti, che va a prescindere dal vincitore, al di là dei soldi è stata una vetrina per esporre le nostre liriche. Alla fine è la gente che decide chi ascoltare".

Qui nella tua esibizione al Maradona, dici una frase che è un po' la sintesi di tutto: "'A famm' 'e 'nu napulitan'". Dal Napoli che vince lo scudetto all'exploit di Geolier, dalla tua vittoria a Nuova Scena a Mare Fuori e Sorrentino che primeggiano. Tu ora sei stato a Milano per questo percorso: è cambiata la percezione del napoletano?

"Assolutamente, io penso che adesso il napoletano è davvero qualcosa di concreto, la lingua napoletana è sempre più parlata in Italia, anche al Nord e al Centro Italia, non solo al Sud. Pian piano ci stiamo prendendo il nostro spazio. E quest'anno più che mai, perché tutti gli artisti che nella scena urban si stanno facendo rispettare, anche gli emergenti, vengono dal Sud. Da Napoli alla Puglia e alla Calabria. Si vede che abbiamo fame, proprio quella frase: "'A famm' 'e 'nu napulitan'", la stiamo tirando fuori".

Nel percorso su Netflix ti sei esibito sul palco con Marracash. Com'è andata?

"Fossi stato dietro le quinte con me, saremmo svenuti insieme! Ero ansiosissimo, lo incontri, fai una prova e poi ti rivedi con lui sul palco live, davanti a tante persone e ai tre giudici. Devi pregare che la tua strofa sul suo brano sia il top, devi pregare di non dimenticartela dall'ansia! Quindi i momenti prima erano critici, dopo è stato tutto in discesa. Mi ha detto che ho spaccato, mi ha fatto i complimenti per la strofa, che gli è piaciuta. Anche prima dell'esibizione mi ha motivato, voleva che spaccassi tutto. Ma poi faceva le "sporche" sul palco, mi faceva le doppie e abbiamo cantato insieme: grande Marracash, adesso rispondimi su Instagram per favore (scherza, ndr)!".

A proposito dei tre giudici, Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain. Ti han dato consigli, ti han fatto crescere. Cosa ti hanno detto fuorionda?

"Allora, era la serata del duetto con Marracash, quando eravamo in attesa di esibirci. Io ero in un angolo, aspettavo con gli altri semifinalisti. Geolier si avvicina a me e dice: 'Quello, sta sempre in un angolo! Stasera non devi stare in un angolo, sul palco devi sfondare tutto stasera!". Lui mi vedeva sempre timido, anche quando parlavamo. Ma io ero concentrato sull'esibizione. Ma la sua motivazione mi ha fatto dare tutto in quella serata della semifinale".

Poi c'è stata la realizzazione di un videoclip ufficiale, con lo script creato da te.

"Sì, un momento delicato ma gratificante. L'ho scritto io, con script del video e poi con la produzione di Andry The Hitmaker. Che ha comunque fatto una cornice di questo capolavoro. Non perché è mio, ma il pezzo è stato studiato bene e ha tutto per descrivere il tema dell'amore, da parte di Kid Lost. Ne sono troppo orgoglioso, davvero di quel video".

Chi della scena ti ha scritto dopo questo successo a Nuova Scena?

"Ovviamente Geolier, Emanuele, mi ha scritto quando è finito tutto: ci siamo confrontati e ci siamo anche rivisti. Lui era scontato fosse felice anche più di me della vittoria e del percorso, ci credeva quanto me! Mi hanno scritto tantissimi artisti della scena napoletana, da Lucariello a Clementino. E poi anche altri artisti che magari sono più distanti dal mio format, come Taxi B. Quindi, insomma, tutta la scena ha comunque riconosciuto che questo fosse un rap show dove veniva esposta la narrativa di artisti che fanno rap come loro, che sono nati dalla strada e sono arrivati sul palco. La scena ha riconosciuto questo e credo sia molto importante".

Io ho sentito un tuo remix di un anno fa, di "Int'o Rione". È quella la tua contaminazione?

"La mia contaminazione, che mi ha portato in questo mondo, è assolutamente i Co'Sang, La Famiglia, Sangue Mostro, 99 Posse. Tutta la roba underground e delle jam, quella roba mi ha formato: ho imparato a fare rap nelle jam e nelle battle, c'era questo all'epoca. Per me erano i capisaldi e ho imparato le metriche, come dividere le sillabe, utilizzare i flow. La mia scuola è quella. Poi i Co'Sang sono davvero per me un culto! Spero nel loro ritorno insieme? Loro se tornano, devono raccontare qualcosa che è solo loro, ma io sono fiducioso. Secondo me potrebbero tornare, non dico nulla ma me la sento!".

Torno alla finale di "Nuova Scena". Vinci e il giorno dopo si parla solo di Kid Lost che divide il montepremi da 100K con El Matador, un altro finalista...

"Vi dico la verità, ci stiamo ripensando perché stiamo rivalutando le cose, a breve aggiornamenti sui social! Vi faremo sapere come va a finire questa storia, vi lascio col dubbio (continuano a giocare sulla vicenda, ndr). Sì, però il progetto c'è: siamo un gruppo di rapper, inizieremo a suonare ognuno i propri dischi ma il progetto c'è ed è quello di continuare a sostenere questa unità fra noi rapper di Nuova Scena, una unità che non si vedeva da tanto. Investiremo tutto quello che arriva dal programma nella musica, come fatto fino ad oggi".

Alle tue spalle c'è lo stadio Maradona. C'è forte il legame in te col calcio Napoli?

"Io sono sempre stato appassionato di calcio, l'ho seguito tanto e mi si è infranto il sogno quando non ho più potuto giocare a calcio. Quindi la mia mente ha allontanato un po' lo sport: io volevo spaccare anche nel calcio! Poi mi sono buttato sulla musica e ho un po' abbandonato il calcio ma ovviamente ho sempre seguito tutte le partite del Napoli, mio padre è "malato" del Napoli e tifo Napoli. Ho un bel rapporto col Napoli e col calcio in generale, fare sport ti rilassa e io amo giocare più che guardare".

Uno malato di rap nella SSC Napoli c'è ed è Gollini! L'hai sentito?

"Non so se mi ha scritto, dopo controllo il cellulare! Non credo mi abbia scritto ma ora gli scrivo io: 'Gollini, ti contatto: facciamo una battle di freestyle, uno contro uno!'".

E poi ci regala una strofa improvvisata, con finale freestyle proprio sulla SSC Napoli. Ecco il video:

Prima di salutarti, facciamo due giochini. Il primo è: ti dico cinque nomi di artisti della scena rap/hip hop di Napoli, tu mi dici quale calciatore ti ricorda.

"Geolier? Non voglio esagerare, ma Geolier è lui: è Diego, è il Diego Maradona del rap! Perché qualsiasi cosa tocca, è oro!

Rocco Hunt? Il capitano, è Marek Hamsik. Luchè? È Insigne, mentre Clementino è il Pocho Lavezzi!

Kid Lost? Prima punta, il nove! Gioco anche già nella Nazionale cantanti. Non lo so, ci devo pensare. Kid Lost lo vedo un Politano, un Mertens: dico Mertens!"

Cosa preferisci fra:

  • giornata con Mertens / feat. con Geolier: "Featuring con Geolier!"
  • feat. con Geolier / feat. con Leao-Gollini: "No, sempre feat. con Geolier!"
  • vincere Sanremo / scrivere l'inno rap del Napoli: "Non lo so! Difficile ma dico l'inno rap del Napoli!"
  • videoclip nel Bronx a New York / videoclip a Qualiano con Lorenzo Insigne"Qualiano con Lorenzo! Lorenzo, ti prego vieni!"
  • primo su Spotify / il Napoli che vince la Champions: "Il Napoli che vince la Champions League!"
  • disco d'oro / Haaland al Napoli"Disco d'oro, Haaland non mi piace (ride, ndr)!"

E conclude con un immancabile: "Grazie mille ragazzi, forza Napoli. Sempre!"

RIPRODUZIONE RISERVATA, previa citazione della fonte: CalcioNapoli24

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Kid Lost da Nuova Scena di Netflix: l'intervista a CalcioNapoli24
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