Gli under 14 portano la SSC Napoli in tribunale: il club dovrà garantire loro l'accesso gratuito al San Paolo

Non solo la SSC Napoli, ma molti club di serie A hanno violato la legge che impone alle società di garantire l’accesso gratuito agli under 14 allo stadio. Norma non applicata neanche dal cub azzurro per le gare casalinghe al San Paolo. 

Tale legge in questione è la 41 del 4 aprile 2007, di conversione del decreto legge 8 febbraio 2007, n. 8.

• Secondo l’avvocato Grimaldi, che sta portando avanti la causa contro la SSC Napoli per il suddetto motivo, la società avrebbe violato la predetta legge come altre squadre di serie A dal 2007 applicandola in modo parziale in alcuni casi (come Genoa, Sampdoria, Atalanta, Bologna, Juventus ecc. che hanno limitato l’accesso gratuito solo ad alcuni settori e per posti limitati) oppure non applicandola affatto come avvenuto per la SSC Napoli.

L’art. 11ter della citata legge dispone, infatti, che: 

1. Le società organizzatrici delle manifestazioni sportive sono tenute a rilasciare, anche in deroga al limite numerico di cui all'articolo 1-quater, comma 7-bis, del decreto-legge 24 febbraio 2003, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2003, n. 88, introdotto dall'articolo 1, comma 2, del presente decreto, biglietti gratuiti nominativi per minori di anni quattordici accompagnati da un genitore o da un parente fino al quarto grado, nella misura massima di un minore per ciascuno adulto, per un numero di manifestazioni sportive non inferiore al 50 per cento di quelle organizzate nell'anno. L'adulto assicura la sorveglianza sul minore per tutta la durata della manifestazione sportiva.

La Società Sportiva Calcio Napoli non ha mai provveduto ad adeguarsi alla richiamata norma imperativa che non prevede limitazioni né in ordine ai settori dello stadio, in cui rendere gratuito l’accesso dei minori, né in ordine al numero di posti né tantomeno in ordine alla tipologia di evento.

La SSC Napoli, dal 2007 in poi, avrebbe dovuto identificare, anno per anno (secondo la controparte), almeno il 50 per cento degli eventi sportivi, disputati allo Stadio San Paolo, tra campionato e coppe, anche europee, in cui l’accesso per i minori di 14 anni doveva essere gratuito, in qualsiasi settore dello stadio e per un numero di posti illimitato, con l’unica limitazione di “un minore per ciascuno adulto”.

Il club partenopeo, invece, secondo il legale, traendone un ingiusto profitto, in danno della collettività e dei tifosi/consumatori, soprattutto delle fasce disagiate, a decorrere dalla stagione 2013/2014, addirittura sopprimeva i tagliandi ridotti, in modo illecito, disponendo la vendita dei biglietti interi, anche per i minori, a decorrere dal quinto anno di età.

E’ così arrivata una diffida da parte dei tifosi tramite l’avvocato Grimaldi circa un mese fa chiedendo l’applicazione immediata della legge ed, atteso il silenzio del Club, alcuni piccoli tifosi sono stati costretti a rivolgersi al Tribunale per poter ottenere il loro diritto di assistere gratuitamente almeno al 50% delle partite della propria squadra del cuore.

Questa la versione del legale che sta portando avanti la causa per gli under 14, avv. Grimaldi: 

“La SSC Napoli ha negato, in violazione della legge 41/2007, l’accesso gratuito a tanti piccoli tifosi che potranno chiedere il risarcimento dei danni subiti per non aver potuto assistere, negli ultimi dieci anni, alle partite della propria squadra del cuore” ed aggiunge “allo stesso modo, i minori under 14, che hanno conservato i biglietti acquistati, a prezzo intero e/o ridotto, negli ultimi dieci anni, potranno ottenere (nel caso in cui il giudice accogliesse la richiesta, ndr) la restituzione degli importi illegittimamente richiesti dalla SSC Napoli per poter accedere allo stadio (clicca qui per ottenere il rimborso)” ed ancora “i piccoli tifosi potranno chiedere al giudice, in applicazione della legge, di ordinare al club di indicare il 50% delle partite della stagione in cui dovranno accedere gratuitamente allo stadio senza alcuna limitazione numerica e/o di settore”

Ci preme sottolineare che l’ottenimento del rimborso, ovviamente, dovrà essere deciso tramite sentenza da parte del giudice. 

Twitter: @LeonardoVivard

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