IL GIORNO DOPO Napoli-Atalanta: la pioggia di gol, lo svelto Fabian e l'idea di partenza di Benitez mascherata da Gattuso

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Gennaro Gattuso, allenatore del NapoliGennaro Gattuso, allenatore del Napoli

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Ultime calcio Napoli - Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Piove sul catino di Fuorigrotta fino a pochi minuti prima dal fischio d’inizio. Poi, quasi all’improvviso, il cielo si apre e splende il sole. Si illumina il Napoli e iniziano a piovere goal sugli uomini di Gasperini. Dal minuto 23 al minuto 30, ne piovono ben tre. Due li infila Lozano. La metamorfosi messicana del El Chucky ha dell’incredibile. Sembra un altro giocatore rispetto a quello visto la scorsa stagione. Il terzo lo infila Politano con un missile da lontano. Al diluvio partecipa anche Osimhen con il suo primo goal in Italia.

Il giorno dopo Napoli – Atalanta. A metà gara, gli azzurri sono avanti di quattro goal e ci avrebbero scommesso in pochi. Seconda uscita stagionale al San Paolo e dopo una gara e mezza, già dieci goal realizzati. Numeri incredibili. E ieri, all’intervallo, sarebbero potuti essere anche di più. La goleada l’ha evitata Sportiello con una serie di interventi miracolosi.

Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Complice qualche assenza, Gattuso getta subito nella mischia l’ultimo arrivato: Bakayoko. Il francese si sistema in mezzo al campo con i suoi 1.89 cm e gli oltre 80 kg di peso e costruisce una diga insormontabile. Se ne avvantaggia anche Fabian Ruiz. Lo spagnolo sembra più svelto di piede e appare sollevato da qualche compito di copertura. Buona la sua gara. Buona la gara anche di Osimhen. Il nigeriano sembra non conoscere stanchezza e affaticamento. Scatta e corre i continuazione. Apre decine di varchi ai tre sistemati dietro di lui: da sinistra a destra, Lozano, Mertens e Politano. Ancora presto per emettere giudizi definitivi sull’ex Lilla, ma se non altro si muove. Quello di prima giocava piantato in area e non scattava neanche sotto tortura. Mertens, dall’alto della sua esperienza e sagacia tattica, si sistema in mezzo al campo. Si propone per il primo scarico e distribuisce gioco a destra e a manca. Quelli dell’Atalanta non lo prenderanno mai.

Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Ironia a parte, dopo i tre goal rimediati a Torino senza giocare, gli azzurri ieri hanno risposto alla grande. Gattuso inizia a trovare la quadra del cerchio.  Ha in rosa attaccanti veloci che hanno bisogno di essere lanciati nello spazio. Inutile fossilizzarsi solo ed unicamente in uno spesso sterile ed inutile possesso palla. Si ruba il pallone e si corre avanti. Specialmente se si ha gente in rosa come Mertens e Fabian Ruiz, senza assolutamente dimenticare Insigne e Zielinski, capaci di mettere il pallone con i tempi giusti. Questa squadra, più passa il tempo, più sembra somigliare al Napoli di Mazzarriana memoria.  Anche se il 4/2/4 di partenza è un’idea di Benitez. Ma Gattuso lo maschera. Di questi tempi, le maschere si portano tanto.

Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Vincere aiuta a vincere e il morale sale. La squadra appare consapevole di poter disputare una stagione importante. Bisognerà essere sempre sulla corda e sul pezzo. Lo scorso anno, i cali di concentrazione hanno condizionato tantissime partite  e fatto perdere punti preziosi anche contro formazioni assolutamente modeste. Quest’anno si è partiti benissimo. E chi ben comincia, è a metà dell’opera.

Stefano Napolitano

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