Sassuolo-Napoli, cambia l'orario. Tifosi infuriati: "Vergogna, avremo problemi con i biglietti dei treni acquistati!"

La partita della discordia, sfuggita inizialmente al pugno di ferro dell’Osservatorio e capitalizzata immediatamente dal Sassuolo che ha istantaneamente aperto alla vendita libera del settore ospiti, riempito in un attimo. Con migliaia di biglietti già venduti era impossibile tornare indietro (nonostante i dubbi espressi dagli organi preposti alla sicurezza) e organizzare un possibile rimborso, per la gioia dei tanti napoletani sprovvisti di tessera che potranno quindi godersi il match del sabato di pasqua. Tutto risolto? Macché! Con un colpo il di coda è stato deciso di cambiare l’orario della partita: palla al centro alle ore 18 per prevenire possibili incroci pericolosi con la tifoseria della Roma, impegnata alle quindici in quel di Bologna. Una decisione di buon senso che non ha tenuto conto, come spesso accade, delle esigenze di tutti coloro che si erano già organizzati per la trasferta. Percorsi da riprogrammare, treni da cancellare, modifiche da apportare ai titoli di viaggio e tutta una serie di inconvenienti che sviliscono, alla lunga, la voglia di sobbarcarsi chilometri su chilometri, senza godere della benché minima considerazione.

LA RABBIA ha trovato subitaneamente terreno fertile, offerto come di consueto dai social che hanno prontamente raccolto il diffuso malumore della gente: “Sconcertante! Cambiano l'orario alla vigilia di Pasqua, dopo il tutto esaurito. I tifosi napoletani che hanno acquistato il biglietto avranno seri problemi con il cambio di orario. Vergogna”. I messaggi del medesimo tenore scorrono velocemente, di pari passo con l’incredulità dei tifosi: “Una vera vigliaccata, parecchi tifosi napoletani già in possesso dei biglietti già avevano provveduto a fare i ticket per l'alta velocità che ferma a Reggio Emilia, a pochi passi dallo stadio. E adesso quei biglietti dei treni fatte con tariffe agevolate (che non saranno rimborsati) chi li rimborsa ai tifosi? La Lega e l'osservatorio che prendono questi provvedimenti a biglietti venduti con un viaggio già definito? Che schifo e che vergogna, è mai possibile che possono fare ciò che vogliono?”. Nel mirino la lega e l’Osservatorio ma sono tanti i tifosi che lanciano un appello alla società partenopea affinché intervenga per risolvere la questione: “La società si deve far sentire se ha un minimo di rispetto dei suoi tifosi!”.

DIFFICILE PENSARE che le parti coinvolte possano mettere in piedi un’operazione in grado di restituire il maltolto di natura economica ma non solo, organizzato ai danni di coloro che avrebbero avuto il piacere di recarsi in trasferta per seguire la partita. Una vera e propria beffa, uno di quegli episodi discutibili che finiscono per allontanare le persone dagli stadi. Persone oppure numeri, dato il trattamento riservato. Tuttavia, la presenza di colore azzurro al “Mapei Stadium” sarà comunque massiccia, nettamente maggiore rispetto a quella della tifoseria locale. Una festa annunciata, parzialmente rovinata da un provvedimento clamorosamente tardivo e non in linea con i principi del buon senso.