Partiamo subito da una certezza: se davvero il Napoli e Cristiano Giuntoli si diranno addio, non è che il club azzeri di colpo il suo database di nomi sul mercato. Può sembrare una banalità ma qualcuno potrebbe pensarlo davvero. I nomi dello scouting sono secretati, sono un upgrade importante per il club che potrebbe, in un possibile divorzio con Giuntoli, imporre al direttore sportivo di non divulgare nomi per questioni di segretezza aziendale. Ma di questo magari ve ne parleremo più avanti anche perchè De Laurentiis, ve lo abbiamo raccontato in esclusiva qualche tempo fa, ha provato un rilancio verso Giuntoli con un nuovo contratto pluriennale che però non ha fatto breccia nel diesse. La festa scudetto ha dato l'occasione di far conoscere al mondo intero il duo Micheli-Mantovani, una coppia che sullo scouting ha pochi rivali.
Il metodo Micheli-Mantovani nasce all'Udinese per poi esplodere definitivamente nel Brescia del presidente Corioni. Siamo agli inizi degli anni Novanta, la tecnologia non c'era come adesso, neanche i voli low cost. All'epoca si fecero installare ben cinque parabole sui loro uffici per poter seguire attentamente le gare selezionate in cui c'erano i nomi giusti da poter chiudere. La tesi di Leonardo Mantovani su come diventare direttore sportivo è ancora oggi tra le più richieste in quel di Coverciano. Un motivo d'orgoglio per questo avvocato romano che, una volta individuato il talento, sonda anche la famiglia per capire che tipologia di ragazzo ha davanti a sé. Dalle parabole sul tetto si è poi passati ai dvd ed ai primi filmati in internet con la collaborazione fatta con la Digital Soccer.
Parlare di Hamsik ed altri nomi tirati fuori dal nulla sarebbe facile. C'è però la storia di Kakà preso a Brescia che pochi sanno davvero. Il duo Micheli-Mantovani seleziona il trequartista brasiliano facendo vedere le videocassette ad un Carlo Mazzone che non vedeva l'ora di averlo a disposizione. La trattativa con il papà di Kakà fu rapida e si chiuse anche. Successivamente arrivò il colpo di scena come dichiarò Mantovani in una intervista rilasciata nel lontano 2009: "Dovevano rinnovare le cariche societarie e il presidente del San Paolo ci dice che avendo già venduto l’attaccante Franca al Bayer Leverkusen non può vendere anche un giovane emergente come Kakà. Avrebbe potuto giustificare la cessione solo con una cifra importante, ma a quel punto l’investimento era fuori dalla portata del Brescia". Il core business in passato era l'Africa, adesso non c'è parte del mondo che Micheli e Mantovani non conoscono. Se andassimo da loro con un mappamondo e scegliessimo una nazione a caso, loro saprebbero dirti almeno 20 nomi di qualità che giocano in quei campionati.
E adesso? Il Napoli prosegue il suo lavoro con o senza Giuntoli. Non è da escludere che proprio Maurizio Micheli possa essere il nuovo direttore sportivo, un ruolo che in passato ha ricoperto proprio a Brescia. De Laurentiis si tiene stretto il metodo Micheli-Mantovani è anche grazie a loro se è riuscito a fare un Napoli da scudetto investendo meno delle rivali.
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