ESCLUSIVA - Langella: "Andavo in Curva B. Cellino non perdonò lo spareggio al San Paolo. ADL e la trattativa al matrimonio di Esposito..."

Uno dei calciatori simbolo di Cagliari-Napoli è sicuramente lui: Antonio Langella. Napoletano di nascita e tifoso degli azzurri, ma allo stesso tempo molto legato alla Sardegna ed anche alla maglia rossoblù che ha indossato dal 2002 al 2007 totalizzando 136 presenze e 20 gol.

Napoletano di nascita, ma cagliaritano d'adozione: raccontaci la storia della tua famiglia?
"La mia famiglia è tutta originaria di Napoli. Mio padre faceva il rappresentante di biancheria e stava quasi sempre in Sardegna per motivi di lavoro. Era più le volte che stava fuori che da noi a Napoli. Fu così che decidemmo di trasferirci sull'isola nel lontano 1986"

Ti senti più napoletano o cagliaritano?
"Tifo sempre Napoli perchè essendo nato lì ho vissuto gli scudetti. Però Cagliari e la Sardegna è come se fossero ormai casa mia. Tifo anche per loro perchè sono diventato calciatore con quella maglia. Sono diviso, il mio amore per Napoli e Cagliari posso dire che è uguale"

Nel Napoli hai mosso i primi passi nei pulcini...
"Fino a quando non ci siamo trasferiti in Sardegna ho vestito quella maglia azzurra"

Cagliari-Napoli non è una gara come le altre: il tuo ricordo più bello? 
"Sicuramente il 2002-03 quando feci gol a Mancini al S. Elia. Segnai al volo di sinistro, la gara terminò 2-2. Fu anche il mio primo gol in serie B"

Che ne pensi dei cori inneggianti il Vesuvio? In passato, nel 2011 al giornale Unione Sarda hai affermato su Cagliari-Napoli: "Non è rivalità, ma odio contro i napoletani"
"E' inutile girarci intorno, questa è una gara molto sentita a Cagliari per via dei fatti che portarono alla retrocessione la squadra nello spareggio con il Piacenza. Questi sono cori che bisognerebbe non fare in uno stadio, non c'entrano nulla con lo spirito sportivo. Sono di cattivo gusto. Questo vale sia per i cori contro Napoli o altre città"

Raccontaci gli anni di Maradona in Curva al San Paolo
"Ero molto piccolo però ricordo molto bene due scene. Sono stato sugli spalti alla presentazione di Diego con mio padre: fu qualcosa di incredibile! L'altra invece è stato il secondo scudetto quando mi ritrovai fuori allo stadio festante per la vittoria"

Raccontaci come Cellino preparava queste gare contro il Napoli
"Era molto scaramantico e non solo quando sfidava il Napoli. Lui sentiva più delle altre questa gara per il ricordo della retrocessione al San Paolo. Per questo motivo la partita non diventava mai una passeggiata per gli azzurri che hanno sempre avuto vita difficile qui"

Quali maglie del Napoli conservi?
"Quest'anno sono riuscito a farmi recapitare le maglie di Hamsik e Insigne. Ovviamente sono intoccabili (ride ndr)"

Sei mai stato vicino a vestire la maglia del Napoli?
"Era il matrimonio del mio amico e compagno di squadra Esposito. Stavamo a Capri. C'era Pierpaolo Marino che gli faceva il testimone di nozze e poi più tardi ci raggiunse al ristorante anche Aurelio de Laurentiis. Era l'anno 2004-2005 quando arrivai in nazionale. De Laurentiis, secondo voci, chiese il cartellino a Cellino ma quest'ultimo disse di no perchè si trattava del Napoli"

Ventura mondiale e chievo disastrosi. Lui di fatto ti ha fatto smettere di giocare per un battibecco
"Con lui non ho mai legato nonostante l'avessi avuto per tanti anni tra Cagliari e Bari. Come allenatore è bravo e preparato però come persona ed uomo è meno preparato rispetto al suo ruolo di tecnico.Con quello che ha fatto al Chievo credo abbia finito e possa anche ritirarsi e chiudere la carriera così. Magari poi trova un'altra squadra che gli dà contratto. Tutto può succedere..."

Che idea ti sei fatto del Napoli a Liverpool?
"E' stato molto sfortunato anche se poteva pendere tanti gol lì. Hanno fatto però la gara che dovevano fare considerando il valore dell'avversario ed il momento. Abbiamo perso la qualificazione in altre gare come il gol preso con la Stella Rossa ed il 2-2 di Di Maria"

Barella è da Napoli?
"Assolutamente si. L'ho visto tante volte dal vivo e devo dire che mi ha impressionato per qualità e quantità: mi ricorda molto Nainggolan. Nel Napoli lo vedrei al posto di Allan, secondo me Niccolò è più tecnico".

Pronostico per Cagliari-Napoli
"Posso solo dire che il Napoli è favorito anche se il Cagliari ha assenze importanti. Però non sarà una gara facile, non sarà passeggiata per la squadra di Ancelotti"

Di cosa si occupa ora Antonio Langella?
"Ho fondato un'associazione sportiva "DRZS 23" a Porto Torres e poi mi occupo anche di ristorazione" 

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