Personalità ed un pizzico di irruenza: Rafa sorprende tutti, David López svolge il compitino ma è da rivedere

di Claudio Russo - twitter: @claudioruss

Una sorpresa, innanzitutto. Lo è stata per tutti, al momento della lettura del tweet con cui il Napoli annunciava la propria formazione titolare. Contro l'Udinese David López dal primo minuto, al fianco di Walter Gargano. Il mediano arrivato dall'Espanyol fa il proprio debutto con la maglia azzurra in un non-stadio come il Friuli, rivoluzionato e sottoposto a ricostruzione da una società intelligente come l'Udinese.

David López e Gargano, una barriera davanti la difesa, per rinforzare un ruolo in cui, nelle ultime settimane, il Napoli ha faticato un po' troppo lasciando in più di una occasione spazi agli avversari (esempio? L'azione che porta al gol lo Sparta Praga nella sfida di giovedì). Alto, forte fisicamente, Piris prova a stenderlo al 26' con un brutto tackle ma lo spagnolo si rialza praticamente subito. Dà una mano specialmente sulle palle alte, sfruttando la sua altezza, mentre il piede nei pressi della porta è da rivedere (conclusione sballata al 27').

Per niente timido, anzi. David López ha personalità e la mette in mostra: la sua gamba c'è sempre nei contrasti, non si nasconde. Poi è ovvio, non è che ogni volta riesca a strappare il pallone agli avversari ma il suo pressing è spesso utile. Al 48' è impressionante il tackle con cui colpisce il pallone prima di alzare letteralmente in aria Kone. Un minimo di irruenza che fa bene, ma che porta anche alla prima ammonizione. Magari gli si può imputare poca complementarità con Gargano, essendo simili come tipologia di giocatore. Ma Benitez, dopo aver chiarito sull'assenza di Inler causa febbre, doveva provare la nuova coppia.

Rafa, nel prepartita, deve avergli dato determinati compiti negli spogliatoi e David López, dopo essersi segnato tutto, li mette in atto: compitino svolto, ovviamente da rivedere all'opera in cerca di conferme. 

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