Pagelle Napoli-Barcellona: un tiro, un gol. E coraggio per non cadere nelle difficoltà

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Pagelle Napoli-Barcellona: un tiro, un gol. E coraggio per non cadere nelle difficoltà

Voti e Pagelle di Napoli Barcellona di Champions League, gara degli Ottavi di Finale d'andata

Termina Il match degli Ottavi di Champions League con il Napoli che ha affrontato il Barcellona. Le pagelle Napoli Barcellona su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Napoli Barcellona Champions.

Pagelle Napoli Barcellona, voti della partita

di Claudio Russo (@claudioruss)

Meret 6,5 - Il sinistro di Yamal è centrale ma gli scalda i guanti, anticipa Pedri in uscita. Salva su Lewandowski al 22’ e su Gundogan poco dopo. Il destro di Lewandowski è preciso, pazza in mezzo alle gambe di Di Lorenzo e lui con la mano non ci arriva. Incerto sul sinistro di Pedri, rischia. Brivido finale su Gundogan.

Di Lorenzo 5,5 - Joao Cancelo lo prende di rincorsa per saltarlo al 7’, è un attaccante aggiunto. Debole il retropassaggio al 15’, al 22’ Cancelo sfonda e arriva al cross. Poi può respirare un po’, anche se rimane in apnea: accelera al 52’, e subito dopo Cancelo approfitta dello spazio che lascia. Sul gol reagisce in ritardo? Fa ciò che riesce per provare a chiudere lo specchio a Lewandowski che gli tira tra le gambe. L’asse con Politano fornisce poche giocate nella ripresa.

Rrahmani 5,5 - Per fortuna al 6’ c’è lui quando Olivera sbaglia tocco e spara un passaggio sui piedi di Anguissa. Lewandowski non è mica semplice da marcare, anticipa Pedri al 28’. Su quest’ultimo esce in marcatura e Lewandowski gli è alle spalle come un killer silenzioso, e fa gol.

Juan Jesus 6,5 - Fuori posizione in avvio quando perde Gundogan, mantiene Lewandowski al 13’ e anche in avvio di ripresa. Se il polacco è dalle sue parti, non ne prende molte.

Olivera 6 - In extremis la spunta per la fascia sinistra, potrebbe essere il cugino di primo grado del baby Yamal. Lo anticipa al 7’, al 49’ lo lascia colpevolmente solo e manda i compagni in difficoltà. Yamal lo punzecchia sempre, ma non gli fa male del tutto.

Anguissa 6,5 - Deve aiutare Di Lorenzo quando soffre sulla sua fascia, fatica in fase d’uscita e deve tenere sempre d’occhio Cancelo qualche metro più in là. Calzona lo manda sul lato di Gundogan per evitare sorprese, nella ripresa ha lo spazio per servire l’1-1 ad Osimhen. Cresce vistosamente fino all’incornata all’85’.

Lobotka 6 - Errore banalissimo in avvio quando regala palla al Barcellona, è il bersaglio numero uno del pressing avversario. Poi ha più spazio, ma viene atteso e gli vengono negati corridoi. Ce l’ha al 42’, ma sbaglia il tocco per Osimhen. Poi nel secondo tempo cresce assieme ad Anguissa, pur non trovandone gli stessi picchi

Cajuste 5,5 - Vince il ballottaggio con Traoré, rispetto al quale ha un minutaggio maggiore nelle gambe. Lascia tutto lo spazio del mondo per il tiro di Gundogan al 22’, spesso e volentieri chiude su Christensen ma dietro di sé non gli coprono il tedesco. Un contrasto vinto regala un sussulto al 41’, è volenteroso ma non basta. (Dal 68’ Traorè 6 - Entra al momento giusto, perchè si muove tanto ed è sfuggente proprio quando il Barcellona molla)

Politano 6,5 - Cerca uno spazio, un pallone giocabile che nel primo tempo non arriva quasi mai, se non per un cross verso Osimhen. Costretto a dover rinculare dietro per non tenere i compagni in sottonumero, ma è uno di quelli che prova a creare pericoli sulla fascia. Nella ripresa corre molto, saltando Cancelo e arrendendosi solo davanti a De Jong. Si arrende solo davanti al suo corpo. (Dal 77’ Raspadori SV - Si sacrifica pur di incidere)

Osimhen 6,5 - Lo aspettano tutti al varco, da De Laurentiis ai tifosi al Barcellona. I centrali blaugrana provano subito ad infastidirlo, si fa trovare in offside per un colpo di testa e viene pure anticipato. Araujo gli nega ricezione al 48’, chiede sempre palla alle spalle della retroguardia e fa ammonire Inigo. Arpiona un pallone al 72’ ma ci combina poco, beffa Inigo poco dopo e fa esplodere il Maradona alla prima occasione utile. In tutte le partite giocate in casa in Champions League con il Napoli o ha segnato o si è procurato un rigore. (Dal 77’ Simeone 6 - Ha un’occasione e guadagna un corner)

Kvaratskhelia 5,5 - Koundé non è un terzino puro, prova a bucarlo con un velo al 25’ ma Araujo lo blocca subito. Vivace sì, si sbatte cercando il varco giusto ma non è il Khvicha delle ultime partite, quello che gioca anche uno contro undici. (Dal 68’ Lindstrom 6 - Sguscia via con freschezza)

Calzona 6,5 - 100 ore fa non avrebbe pensato di sedersi in panchina e non in tribuna. Certo non gli avrà fatto piacere l’approccio remissivo a fronte di un Barcellona arrembante ma non irresistibile dietro. Non appena manca un pizzico di concentrazione sulle posizioni da trovare, i blaugrana sfondano immediatamente e la fiducia sembra vacillare: Gundogan tra le linee fa ciò che vuole, tirando fuori le marcature e scompaginandole. Il Napoli fatica quasi mezz’ora per cercare un pizzico di respiro, anche in maniera non gradevole, ma poi prende metri e fiducia pur non trovando conclusioni. Coraggio nel rialzare la testa, nel fronteggiare chi ti è di fronte. Poi c’è il gol preso, che sembra far venir meno qualche porzione di fiducia: si gioca i cambi, ma il tiro in porta non arriva fino al momento del gol. Un tiro, un gol: che efficacia. Il Napoli però chiude in crescendo, non si spezza dopo lo 0-1, anzi chiude all’arrembaggio dando l’impressione di poter meritare qualche qualcosa in più. Non che ci si aspettasse un certo tipo di qualità, perchè in poche ore si può far poco e dovrebbero venir fuori le qualità dei calciatori: il Napoli è venuto fuori dalle difficoltà, e gli ultimi venti minuti giustificano gli applausi finali.

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