Dopo le brillanti vittorie contro Finlandiae Liechtenstein, l'Italia di Roberto Mancini riprende il cammino per qualificarsi agli Europei del 2020. E il ct suona la carica per la gara contro la Grecia:
"Siamo l'Italia, giochiamo per vincere. Sarà un match duro e dovremo dimostrare di essere cresciuti contro una squadra tecnica". "L'Italia non dovrà mai più restare fuori dai Mondiali. Ho visto tutti gli attaccanti abbastanza bene. Stiamo valutando chi giocherà. Abbiamo ancora delle ore per decidere. Qualcuno non potrà venire nemmeno in panchina, perché abbiamo cinque attaccanti. Valutando le due partite, ci sono tre giorni, chi andrà in campo farà bene. Non sappiamo ancora come giocherà la Grecia. Ha adottato due moduli diversi nelle ultime due partite, hanno diverse possibilità. Stiamo lavorando su un certo tipo di mentalità e dobbiamo continuare così. Poi non sarà una gara semplice. E' una squadra che sta cambiando qualcosa, ci sono giocatori di valore e tecnici. La Grecia negli ultimi mesi sta producendo un buon gioco, a livello tecnico. Hanno cambiato diverse cose, quando finisce un ciclo ci vuole un po' di tempo per rinnovare. Un po' come noi".
Mentalità vincente:
"L'obiettivo che vogliamo raggiungere in vista degli Europei è poter utilizzare un sistema di gioco a prescindere dai giocatori da schierare. Ci vorrà del tempo, ma la mentalità è buona. E' sempre stata buona fin dal primo giorno. Non entriamo in campo per pareggiare o con la paura di perdere. Dobbiamo entrare in campo per vincere. Siamo la Nazionale Italiana, anche se arriviamo da un momento molto difficile. Abbiamo massimo rispetto per l'avversario. Saranno due gare difficili le prossime due, perché saranno le squadre con cui lotteremo per il primo posto".
Atteggiamento:
"L'atteggiamento che avremo non dipende dalla Grecia. Per noi non è semplice avere 30 giocatori in grado di essere intercambiabili. Ma se anche dovessimo cambiare qualcuno non dovrebbe cambiare il risultato. Poi per essere migliori dobbiamo lavorare ancora per molto tempo. Se cambiamo due o tre giocatori non dovrebbero esserci grandi differenze. Anche a Udine ne mancavano. All'inizio abbiamo avuto qualche difficoltà, poi ci siamo assestati".