Il Direttore Sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli ha rilasciato un'intervista ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli, radio ufficiale degli azzurri:
"I complimenti vanno divisi con il presidente, l'amministratore delegato Chiavelli, oltre a tutti quelli che lavorano con me, la segreteria con Randis e Santoro oltre alla comunicazione e il marketing. E' stato fatto un lavoro lungo e grande, vanno estesi a tutti loro i complimenti.
Dopo il 2019 era stato fatto il cambiamento, restando 4 calciatori. Lo scorso anno abbiamo centrato la Champions, l'anno prima persa per un punto. Il diktat societario è stato quello di voler dare continuità, con autosussistenza economica. Il tifoso del Napoli deve essere orgoglioso di ciò che sta facendo la famiglia De Laurentiis, che ha grandi qualità.
Kvaratskhelia? Arrivano tante segnalazioni, che teniamo in considerazione. In passato hanno chiesto tanti soldi che non si potevano spendere. Abbiamo aspettato lo scoppiare della guerra che ci ha permesso un canale meno costoso. Abbiamo portato a casa questo ragazzo in tempi rapidi.
Nuova era? Quando si parla di calcio, serve sempre un po' di tempo. Il mister deve conoscere i propri calciatori, serve equilibrio. Ci vuole un po' di pazienza.
Non è il Napoli di Giuntoli ma di De Laurentiis, Spalletti, Giuntoli e tutti gli altri. Scremare l'organico e rinforzarlo è difficile. Poi quello che pensa il popolino non mi interessa. Questo è un Napoli competitivo e di questo sono sicuro. Ogni calciatore ha la sua storia, non sapete cosa c'è dietro ognuno di loro: richieste e rinnovi, per esempio. Marotta aveva Bonucci e Nedved, eppure era la Juve di tutti. Questo vale anche per il Napoli.
Come sta Osimhen? Ha un piccolo fastidio all'adduttore. Non c'è lesione, è un affaticamento e deve gestirlo col dottore e decidere se rischiare o meno.
Rinnovo Meret? Ho sentito qualche accusa. Abbiamo sempre puntato su di lui. Ha perso due volte 40 giorni lo scorso anno. Quando lo comprammo ha perso 2 mesi. Con Ancelotti giocò più di Ospina. Poi per una ossessione sulla impostazione da dietro, ha giocato meno. Il procuratore ci ha sempre detto di voler aspettare chi arrivasse o meno. Adesso che ha la titolarità, non credo che ci saranno problemi. Attendiamo il rientro dalle vacanze del suo agente.
Navas? In primavera avevamo 4 giocatori in scadenza. Siamo arrivati ad un punto dove o rinnovavano o dovevano partire. Avendo un buonissimo rapporto con il Psg che cercava un giocatore come Fabian Ruiz, abbiamo fatto una sorta di accordo di 'problemi reciproci'. Volevamo affiancare Navas a Meret ma quando abbiamo capito che non era possibile farlo perchè c'era un disguido tra di loro, abbiamo avuto fortuna a vendere Fabian Ruiz.
Cristiano Ronaldo? Brutto spegnere i sogni dei tifosi ma non c'è mai stata una trattativa. Non giudichiamo le sue qualità, ma è un grande giocatore.
Ambizione? Non ci si deve porre obiettivi, ma provare a vincere tutte le partite anche con il Liverpool.
Ho visto Meret più sereno nelle ultime tre partite. In porta è il più bravo degli ultimi anni. Ha fatto una parata su un colpo di testa complicata facendola sembrare facile. Ha elasticità e s difendere la porta. Se ha fatto più di 100 partite nel Napoli, un motivo ci sarà.
Liverpool? E' una gara difficile, anche se abbiamo vinto le ultime due volte. Sembra una squadra in difficoltà, ma resta complicata.
Ndombele? E' un po' fuori agonismo, ha grandi qualità ma si nota anche che fa fatica perchè gli manca la partita. Deve essere bravo il mister a farlo entrare in condizione piano piano. L'avevamo trattato già qualche anno fa, i buoni rapporti con il Tottenham ci hanno agevolato. Può giocare anche a due a centrocampo. In questo momento meglio a tre per la condizione fisica. C'è diritto di riscatto, ma molto alto.
Obiettivi tutti centrati? In ogni situazione c'è il percorso di fattibilità, tutte nostre prime scelte.
Raspadori? Volevamo un calciatore che potesse sostituire Mertens e avesse qualità nel breve, potendo giocare in tanti ruoli. Aveva tanta voglia di venire e siamo rimasti fermi sulle nostre condizioni e alla fine l'abbiamo avuta vinta. Può fare anche il centravanti, soprattutto quando le squadre si chiudono.
Zielinski? Ci auguriamo che possa essere l'anno della consacrazione. Lo scorso anno non ha fatto benissimo, speriamo possa fare il salto di qualità finale. Ha tempi di inserimento da dietro come mezzala e può giocare sotto l'attaccante. Può coprire quei vuoti del centrocampo.
Più facile parlare con Spalletti o con De Laurentiis? Ho amicizia con il presidente e la famiglia. Sono a mio agio. Spalletti abita vicino casa mia, mi trovo molto bene anche con lui.
Rinnovo? Il valore del mio cartellino è pari allo zero.
Cori? Sono da otto anni a Napoli, città straordinaria. Piazza calcistica senza controindicazioni. Pressione belle che ti fa sentire vivo. Ci dobbiamo sentire forte per questo, anche se sento quei cori. Deluso, ma sono orgloglioso, vuol dire che siamo forti".
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