Damiani: "Napoli-Inter, vi dico la mia favorita. Sugli infortunati di Conte..."

Le Interviste  
Damiani: Napoli-Inter, vi dico la mia favorita. Sugli infortunati di Conte...

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Damiani, procuratore sportivo ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista. 
Ieri c'è stata l'eliminazione, a sorpresa, della Juventus per mano dell'Empoli.  
"Nessuno se lo aspettava. Ovviamente la Juventus stava attraversando un discreto momento, mentre l'Empoli si gioca la salvezza, quindi in pochi avrebbero pensato che potesse esprimersi a questo livello. Però ha fatto una grande partita e si è meritato la vittoria. Certo, fa un po' specie vedere la Juventus uscire da una competizione così importante per il prosieguo della stagione."  
Questo risultato si aggiunge all'eliminazione dalla Champions League. Ora resta solo il campionato. Qual è l'obiettivo minimo per non considerare fallimentare la stagione della Juventus?  
"Deve essere il quarto posto, quindi la qualificazione in Champions League. Se non dovesse riuscirci, l'annata sarebbe negativa, inutile nasconderlo. È vero che la squadra ha molti giovani e che si sta facendo un lavoro importante, però alla Juventus non basta valorizzare i giovani: bisogna vincere, perché è una società abituata a primeggiare."  
Guardando invece al campionato, sabato alle 18 ci sarà Napoli-Inter. Una sfida che può significare cosa, esattamente?  
"Innanzitutto, se l'Inter dovesse vincere, il Napoli direbbe ufficialmente addio alle chance scudetto. È difficile, perché non mancano tante partite alla fine, e l'Inter ha un gioco solido, una preparazione eccellente e tante alternative di alto livello che le consentono di competere su più fronti. Certamente la squadra di Inzaghi è favorita, ma credo molto nel Napoli e nella sua qualità. Sarà una partita equilibrata e bellissima, che potrebbe rilanciare gli azzurri nella corsa scudetto."  
Parlando delle eliminazioni di Juventus, Milan e Atalanta dalle competizioni europee, chi ha le maggiori responsabilità per queste uscite così deludenti?  
"Francamente, non saprei dire con certezza. I risultati dipendono non solo dai calciatori, ma anche dalle strategie della società. Mi sembra evidente che qualche errore sia stato commesso, inutile negarlo. Non possiamo sempre dire che va tutto bene: il calcio italiano sta attraversando un momento di grande difficoltà. Questo potrebbe avere ripercussioni anche sulla Nazionale. Inoltre, la presenza di troppi stranieri non ha aiutato. Bisognerebbe puntare maggiormente sui giovani italiani, che sono bravi ma spesso relegati nelle seconde squadre. Il calcio italiano deve fare una profonda riflessione, perché quest'anno è stato davvero negativo."  
Tornando al Napoli, sembra che la squadra abbia perso quell'emozione che la rendeva speciale.  
"Il Napoli resta una squadra importante, con un allenatore di valore e una società solida alle spalle. Non va sottovalutata neanche l'Atalanta, che sa fare calcio ad altissimo livello grazie alla famiglia Percassi. Il Napoli è attrezzato per vincere il campionato, e non è poco. Tuttavia, a volte tutto si decide per un rigore sbagliato o un episodio sfortunato. Ora ci sono tre squadre in lotta e sarà un campionato avvincente fino alla fine."  
Lei ha grande fiducia in Antonio Conte, e anche qui a Napoli ci fidiamo di lui. Tuttavia, negli ultimi giorni ci sono state molte critiche a causa degli infortuni muscolari che hanno colpito la squadra, in particolare al soleo. Si può imputare qualcosa alla preparazione fisica dello staff di Conte?  
"Non saprei, perché non sono presente agli allenamenti. Tuttavia, è possibile che qualcosa sia accaduto, nel senso che Antonio chiede molto ai suoi giocatori durante la preparazione. Giocando spesso, i tempi di recupero si accorciano e questo potrebbe aver influito sugli infortuni muscolari. Ma per capire bene la situazione bisognerebbe essere dentro al gruppo e conoscere i dettagli della preparazione settimanale."  
Giacomo Raspadori sta trovando continuità nel 3-5-2 nel suo ruolo naturale di seconda punta, accanto a Lukaku. Tuttavia, sembra che sabato contro l’Inter si tornerà al 4-3-3, con Raspadori schierato come esterno sinistro. Pensa che possa adattarsi a quel ruolo?  
“No, non credo che sia il ruolo adatto a lui. Non ha la progressione per giocare da esterno e non ha le gambe per reggere quel tipo di compito. È un giocatore molto tecnico, bravo nel tiro, e lo vedo meglio dietro la prima punta, nel ruolo di seconda punta. Anche se ha grande qualità, sull’esterno potrebbe faticare. Ma, ovviamente, non faccio l’allenatore: lascio la scelta a Conte." 
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