I numeri della rivoluzione da scudetto della New Age

Editoriale  
I numeri della rivoluzione da scudetto della <i>New Age</i>

Ultimissime news SSC Napoli - Capolavoro sul calciomercato, ecco tutti i numeri della rivoluzione di Giuntoli, SPalletti e De Laurentiis

Ultime notizie SSC Napoli - 41 punti, primo posto in classifica da imbattuti, con 13 vittorie e 2 pareggi in Serie A e in piena corsa scudetto. 15 punti, primato nel girone, una sola sconfitta (inutile, a girone ormai definito) e 20 gol segnati nel girone di Champions League che hann. È questo il bigliettino da visita del nuovo Napoli di Giuntoli, De LaurentiisLuciano Spalletti, arrivato alla sosta con un cammino oltre ogni immaginazione. Soprattutto al netto delle contestazioni ricevute in estate dalla società, per il vero e proprio cambio generazionale in rosa. Una rivoluzione quella iniziata a gennaio (l'addio di Insigne e il sì di Kvara), e rifinita in estate. Con gli addii di praticamente tutti i big e senatori storici del club partenopeo. E con l'abbattimento del monte ingaggi. Infine, con una nuova linfa, fatta di giovani calciatori talentuosi e calciatori più esperti affamati di dimostrare il loro valore. Che hanno scelto Napoli e il Napoli, per una stagione al momento indimenticabile.

Calciomercato Napoli, la rivoluzione di quest'anno

Calciomercato Napoli, il bilancio del rendimento dei nuovi acquisti

Difficile da dimenticare, ma per chi, preso dall'entusiasmo, avesse rimosso quanto accaduto negli ultimi mesi, è tempo di un primo bilancio sul rendimento degli azzurri fra cessioniacquisti. Andando a verificare ruolo per ruolo quanto la new age abbia reso, oppure no, nella stagione attuale. Non vuole assolutamente essere un confronto tecnico con chi in passato ha reso grande il Napoli, sia chiaro.

E allora, partiamo col confronto:

  • out Ospinain Sirigu: in questo passaggio, andrebbe considerato l'ottimo rendimento nella prima metà di stagione del nuovo titolare, Alex Meret. Che è il vero sostituto del colombiano. Un rendimento, al netto di un solo ininfluente errore contro il Bologna, che ha convinto. E il portiere friulano ha lavorato tanto, migliorando significativamente, anche nel gioco coi piedi. Chiaramente, però, Sirigu è stato scelto come secondo portiere: sebbene possa aver portato l'esperienza che serviva innestando tanti giovani, però, in campo non s'è mai visto: solo panchina e 5 gare saltate per affaticamento muscolare. Nell'ultimo periodo, quello della sosta, ha lavorato spesso a parte. E allora il Napoli si tutelerà con il rientro dal prestito di Nikita Contini, per avere un terzo affidabile.
  • outKoulibalyinKim Min Jae: il difensore sudcoreano aveva l'arduo compito di sostituire il totem senegalese. Colui per il quale Spalletti si sarebbe incatenato pur di non lasciarlo partire. Ma l'ex Fenerbahce s'è subito preso la difesa 'per mano', convincendo tifosi, addetti ai lavori e Spalletti. Che non ha mai fatto a meno del suo leader difensivo che ha spadroneggiato in Serie A, ricevendo anche il premio MVP di Settembre oltre che di Ottobre per l'AIC, ed essendo assoluto protagonista in Champions. Per quanto riguarda il rendimento, il confronto nei numeri è esattamente come quello di Kalidou lo scorso anno, che però dopo le prime 15 si infortunò prima, e saltò le gare di gennaio poi per la Coppa d'Africa. I numeri di Kim dicono 14 presenze su 15 in campionato e onnipresente senza ammonizioni in Champions League. In Serie A vanta anche due gol e soli due gialli, esattamente come Kalidou lo scorso anno. Ma si contano sulle dita di una mano gli errori tecnici del sudcoreano in quest'annata, mentre i salvataggi e le sfide contro le punte affrontate sono innumerevoli. Insomma, Kim ha ricordato il miglior Koulibaly, che non era certo quello in calo della scorsa stagione.
  • outTuanzebeinOstigard: giovanissimo e all'esordio in Champions, ha trovato anche il gol in Europa nel giorno della prima volta. 6 presenze e già 400' giocati per quello che doveva essere il quarto centrale, e invece s'è rivelato già utilissimo. Con un futuro tutto dalla sua, ha preso il posto di un quarto difensore, l'inglese arrivato in prestito lo scorso anno, che aveva messo nelle gambe solo 10' in Serie A e una gara in Coppa Italia, quella condita di errori individuali pesanti e l'eliminazione degli azzurri.
  • out GhoulaminOliveradesaparecido per diverse stagioni e attualmente svincolato il primo, il secondo è arrivato con l'arduo compito di scavalcare un idolo dei tifosi, il maestroMario Rui. L'uruguaiano, mai una parola fuori posto, può vantare già 16 presenze, 1 gol e 2 assist. Insomma, uno dei grandi acquisti e level up di questa stagione. Con un rendimento di altissimo livello, soprattutto nelle complesse gare di Champions League dove ha giocato ben 5 gare su 6 e dominato la fascia mancina con avversari del livello di AjaxLiverpool. Un gran colpo, quello di Giuntoli, qualità/prezzo: il 25enne è tra i migliori terzini del campionato ed è un vero pericolo sulla trequarti, bravo in questa stagione soprattutto a tagliare dentro il campo, con qualità e imprevedibilità.

Le statisiche di centrocampo e attacco

Ma passiamo ai reparti dove i numeri contano ancora di più, con le statistiche degli innesti di centrocampo e attacco:

  • outFabianin AnguissaNdombeleGaetano: direi che il Napoli è riuscito a sopperire all'enorme assenza dello spagnolo. Che sebbene non abbia mai fatto innamorare la piazza, era sicuramente un fattore in fase offensiva. Con una media gol da fuori area da record in Europa, lo scorso anno aveva messo a taccuino 7 gol e 5 assist. Il Napoli ha però sopperito alla sua assenza col cambio modulo (4-3-3 fisso quest'anno),il riscatto di Anguissa, l'arrivo di Ndombele e il rientro dal prestito di Gaetano. Basti pensare che in poco meno di metà stagione, Anguissa ha già 3 gol e 6 assist all'attivo, con Ndombele che ha segnato 1 gol e fornito 1 assist in Champions. Un assist, davvero decisivo, per l'1-0 di Raspadori che è valso la vittoria contro lo Spezia che ha lanciato gli azzurri, anche per Gianluca Gaetano: 58' giocati anche per lui, con Spalletti pronto a dargli ulteriore spazio nella seconda metà di stagione.
  • outOunasin Zerbin: un altro rientrato dal prestito in B, e che ha ricevuto la fiducia di Spalletti accumulando minuti in partite chiave (vedi Milano e Bergamo) è Alessio. 7 presenze (anche 3 in Champions League all'esordio) e 104 minuti giocati per il classe '99. Sicuramente non ha fatto rimpiangere la cessione dell'algerino, che però era stato protagonista con due gol in Europa League nella scorsa annata, ma mai decisivo in campionato.
  • outPetagna, in Simeone: un level up, considerato che arriva allo stesso prezzo per cui è stata ceduta la punta italiana, che ha davvero portato valore aggiunto (l'anno scorso soli 3 gol e 1 assist in campionato). La fame del Cholito è stata visibile dal primo istante, così come il feeling con la piazza partenopea. Ma è a suon di gol decisivi che ha fatto innamorare i tifosi, e non ha fatto rimpiangere la lunga assenza di Osimhen: 6 gol in sole 13 presenze e in 385', uno ogni 64' di gioco. Un rendimento impressionante, condito dalle reti decisive in Milan-Napoli, contro LiverpoolAjaxRangers in Champions League. E infine il 2-1 che ha sbloccato Cremonese-Napoli. Viva la garra.
  • outMertensinRaspadori: il belga è il miglior marcatore della storia azzurra, insomma, rimpiazzarlo era davvero complesso. Anche se chiaramente l'opera di ringiovamento aveva messo nel mirino anche il reparto offensivo: e il belga era chiaramente in calo, visti i 35 anni. Lo scorso anno i gol son stati 11 in campionato, con 30 presenze e circa un tempo giocato (46' di media) a partita. Jack ha 22 anni, è un classe 2000 ma è molto duttile: ha giocato ala sinistra, seconda punta e punta (adesso provato anche mezz'ala nel ritiro in Turchia), non facendo rimpiangere l'assenza di Osimhen per infortunio. E diventando straripante in Champions League: 4 gol e 2 assist ad Ajax e Rangers, oltre ad una rete-vittoria contro lo Spezia in Serie A. Sedici presenze e l'età dalla sua: non solo non ha fatto rimpiangere il belga, ma dimostra di avere degli ampi margini di miglioramento. Ed è stato l'assoluto protagonista delle quattro amichevoli invernali: cinque gol, un assist e un palo nelle uscite fra Antalya e lo Stadio Maradona sono numeri che fanno capire la sua voglia di incidere sul Napoli del futuro.
  • outInsigneinKvaratskhelia: il capitano è il capitano, e a Napoli in una decade ha dato tantissimo. Anche lo scorso anno, quando non è certo stato nel suo miglior anno in azzurro, ha comunque messo a tabellino 13 gol e 10 assist in stagione. Probabilmente però sentiva la necessità di chiudere un capitolo e cambiare aria, una scelta che può aver fatto bene sia al napoletano che alla squadra azzurra. Ma c'è un altro aspetto, particolarmente rilevante: al suo posto non è arrivato un sostituto accettabile, bensì il crack del calcio europeoKhvicha Kvaratskhelia ha illuminato l'attacco del Napoli, ha segnato gol decisivi e s'è presentato quando necessario anche dal dischetto del rigore. Ha ammattito le migliori difese europee, ed avversari della caratura di LiverpoolAjaxMilan, tanto per fare degli esempi. Con una partenza incredibile, diventando subito il Giocatore del Mese per la Serie A di agosto. E ricevendo l'MPV anche in Champions contro l'Ajax. Insomma, Kvaradona e Kvaraggiro sono stati spesso utilizzati come vocaboli da DAZNSerie A e canali ufficiali UEFA. Il che dà il senso del gran colpo piazzato dagli azzurri. Dulcis in fundo, i numeri: 8 gol e 10 assist fra campionato ed Europa. Chapeau, Khvicha.

Il Napoli ha poi chiaramente lasciato partire anche Malcuit, terzo esterno destro difensivo in rosa. Concedendo spazio e fiducia al giovane Zanoli. Ma anche quest'ultimo tassello sarà sistemato a gennaio, con l'arrivo di Bereszynski a dar fiato a Di Lorenzo. Con esperienza e qualità.

Il Napoli sembra avere le idee chiare per il presente e per il futuro, e risulta ineccepibile il lavoro svolto dalla dirigenza e dallo staff di Cristiano Giuntoli sul mercato: un capolavoro, fra pesanti uscite ed intelligenti entrate. Al campo, la sentenza su una stagione che potrebbe diventare indimenticabile.

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