Il Napoli batte la Samp, ma chiude la stagione al terzo posto. Ecco cosa scrive nel suo editoriale Antonio Corbo per Repubblica: "Perdonate il Genoa. Ha illuso due volte il Napoli. Segnando alla Roma, l’ha portato e riportato al secondo posto, prima 38 minuti poi altri 11, l’ha infine scaricato al terzo. La squadra del comandante Sarri dominava nello stadio Marassi con la forza della sua grazia la Sampdoria in uno stadio mortificato da sozzi cori, e credeva intanto che il calcio fosse limpido e giusto nel premiare i migliori, ma proprio nello stesso pomeriggio di primavera matura il tempo delle favole è svanito con le lacrime di Totti, fantastico bamboccione, campione senza età, il quarantenne dal cuore bambino che ha recitato piangendo la poesia dell’addio, il suo. Il Genoa nel finale non ha osato di più. Due lunghe fiammate e si è spento proprio al 90esimo. Il Napoli riparte con una squadra formidabile nel produrre gol, ma attrezzata anche nei ricambi. Zielinski, Rog, Maksimovic rigenerato da un lieve intervento hanno contato solo pezzi di partite, la ricerca di due poderosi ricambi per le corsie esterne è già cominciata con Bereguer e non è finita, ha acquisito finalmente l’impronta del leader anche Hamsik, fino a poco tempo fa talento discontinuo, un faro intermittente come quelli dei porti nelle notti di nebbia. La società dovrà risolvere il caso Reina. L’ha anche aperto. La sgradita battuta a cena del presidente ha irritato l’anziano portiere, peraltro uno dei sindacalisti. Il tweet di Reina ha gettato tutto nell’oceano opaco del web. Ieri, subendo tra sé ed il primo palo, il gol di Alvarez ha suo malgrado posto una domanda: gli spetta un contratto prorogato ad uno o due anni come spera, o un concorrente temibile che lo tenga sveglio in una stagione che non ammette battute e neanche errori?"