IL GIORNO DOPO Cagliari-Napoli: il mantra recitato, le occasioni alle ortiche e l'Ave Maria e Padre e Nostro

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IL GIORNO DOPO Cagliari-Napoli: il mantra recitato, le occasioni alle ortiche e l'Ave Maria e Padre e Nostro

Il giorno dopo Cagliari – Napoli la delusione è tanta. Quando una vittoria sfuma nei secondi finali, c’è sempre tanto rammarico. Se poi i tre punti si perdono contro una formazione penultima in classifica, il rammarico è ancora maggiore. Si trasforma in rabbia o quasi. Se poi si pensa al come è maturato il pari dei sardi. Lancio alla viva il parroco, i parrocchiani si addormentano e tal Luvumbo li castiga. Le colpe sono tante è non c’è penitenza che tenga. Non bastano Ave Maria e Padre e Nostro. Sono reti che nel massimo campionato di calcio, non si possono subire. Il Napoli ci è riuscito.

Il giorno dopo Cagliari – Napoli. Gara senza infamia e senza lode. Sbloccata dal solito Osimhen che mezzo pallone ha ricevuto e, da attaccante vero, l’ha trasformato in goal. Inesistente la reazione dei sardi. Gettate alle ortiche da Politano prima e Simeone poi, le possibilità per chiuderla. In entrambe le occasioni, eccessivamente egoisti, i due attaccanti azzurri. Follia pura. Nei secondi finali, si materializza la vecchia legge del calcio: goal sbagliati, goal subito. E per il Napoli un altro pareggio che altro non è che una mezza sconfitta.

Il giorno dopo Cagliari – Napoli. Sciagurata questa stagione. Iniziata male e proseguita peggio. In tanti si augurano che finisca in fretta e che si inizi a programmare la prossima. Che termini al più presto se lo augurano in tanti, ma che non finisca in questa maniera. Il campionato è ancora lungo e bisogna onorarlo fino al termine, per i tifosi e per dignità. E se esiste ancora una piccolissima speranza di guadagnare in classifica una posizione importante, urge crederci fino al termine. Questo mantra, “speriamo che finisca presto” scritto e recitato da tanti, rischia di fornire solo un alibi alla squadra. In quanto alla programmazione, non è cosa semplice. Basti pensare a Kim. Si sapeva da dicembre che sarebbe andato via. E oltre a Natan non si è riusciti a fare. Morale: il difensore, quarta scelta della scorsa stagione, Juan Jesus, si ritrova titolare. Altro che programmazione.

Il giorno dopo Cagliari – Napoli. Dopodomani, si ritorna in campo. Squadra di scena contro il Sassuolo, altra formazione dei bassifondi della classifica. Difesa colabrodo e reduce da un punto nelle ultime sei gare. Ma questo Napoli, è capace di qualsiasi “impresa”, non resta che sperare e pregare…

Stefano Napolitano

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