Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, cosa volete che nasconda un’amichevole, se non le verità più inconfessabili del calcio? E un allenamento, tranquilli, contiene in sé indicazioni e indizi utili a un allenatore per capire: Wolfsburg è la frontiera, perché dopo c’è subito il campionato, la Lazio, lo stress da prestazione, gli umori che sbalzano ad ogni traversone e stavolta si fa ancora più sul serio, mettendoci dentro a quest’ora e mezza le proprie idee di calcio o anche le ipotesi, una squadra che somigli a quella che sta rinchiusa nella testa.
Si chiamano esperimenti, magari sono ben altro: perché quando Zielinski compare, dopo tre giorni di sedute ricche, si riconosce proprio il centrocampo che Ancelotti ha individuato come quello ideale: il polacco sul centro-sinistra, Hamsik in regia e quell’altro corazziere di Fabian Ruiz sul centro destra. E’ la sintesi di un calcio tecnico e muscolare, da combinare in fretta, per presentarsi sabato all’Olimpico con tracce da seguire.
NOVITA’. Mica si gioca tanto per farlo ma per studiarsi: e il Napoli di stasera (ore 19,30) pare assai vicino, nei tratti, a quello che poi verrà lanciato nel sogno. La difesa è quella ipoteticamente titolare (Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui) e pure il resto su, in cima all’albero di Natale (Callejon e Insigne alle spalle di Milik) sa di investitura, aspettando Mertens e anche Verdi. Ma è tutto il resto, quel che poco che rimane, nei tre di centrocampo, che apre le porte del laboratorio, avendo anche dimostrato Allan e Rog di avere gamba e tackle da opporre nella fase di non possesso.
DEBUTTANO. C’è Mertens, che vuol fare tutto, pure il portiere, e si diverte un sacco; c’è Malcuit, che segna un gol da cineteca (però è un venerdì qualsiasi, squadre mischiate, chi con le pettorine e chi senza) e ci sono quindi i volti nuovi, quelli che Ancelotti non ha mai potuto gustarsi, né Napoli è riuscito a intravedere, per vari e anche banali motivi. Ma adesso che stanno al completo, magari ci scappa pure il robusto turn-over per non appesantirsi ulteriormente, eccola una formazione che pare in possesso dei crismi dell’ufficialità: Hamsik che comanda, Fabian Ruiz e Zielinski che gli stanno intorno, con il loro passo, i loro piedi invertiti. Come se già ci fosse un domani, per Ancelotti. Poi, le chiamano amichevoli...