Alle stelle...

di Dino Viola ( Twitter: @dino_viola )

Notte di un’estate appena iniziata e cielo limpido. Si mettono da parte le ansie per dare spazio a qualche pensiero un po’ più leggero. Tra un po’ si inizia a sognare e allora: cosa chiedere alle stelle? Anche qualcosa di effimero nell’immediato. Magari una meritata vacanza, tra relax, divertimento e qualche felice notizia di calciomercato: la conferma di un top player allieterebbe molto le ferie di tanti, anche in un momento di difficoltà del campione.

In attesa che si realizzi il desiderio espresso, Higuain è un ‘corpo celeste’ che accumuna napoletani e argentini nella gioia e nel dolore: negli ultimi tempi, sfortunatamente, più nella seconda che nella prima.
Alle stelle qualcuno ancora oggi chiederebbe la restituzione di quel maledetto pallone calciato, dagli undici metri, che è costato la Champions. Dall’altro capo del mondo, proprio stanotte, qualcuno chiederebbe in dietro anche lui un pallone che ha regalato la prima gioia al Cile nella sua storia, sempre per un errore dal dischetto. Qualcun altro ancora desidererebbe evitare una notte insonne. 

Si rivolge lo sguardo verso il cielo troppe poche volte: peccato. Forse perché nessuno vuole restare a guardare. Come nessuno vuole restare a guardare la Champions degli altri. Come nessuno vuole guardare l’avversario alzare la Coppa America. E qualcuno non vuole guardare gli altri presentarsi dagli undici metri. Mille e cento centimetri che assumono talvolta i contorni di un perverso protagonismo. E' evidente a tutti che i rigori non sono il suo forte: nel caso del Pipita i dubbi restano se sia una questione di tecnica, di freddezza o entrambe le cose. Responsabilità da campione, personalità apprezzabile e coraggio da vendere. Ma confessare alla luna i propri limiti eviterebbe talvolta quello spiacevole stare a guardare la felicità altrui. 

Il tempo, quello necessario, sarà la miglior medicina per lenire le ferite. Poi sarà il momento della riflessione e per un suggerimento sul futuro ci si rivolgerà agli astri. Venere fa da esempio e porta consiglio proprio in questi giorni dopo aver abbracciato Giove: in queste sere era più luminosa perché più vicina alla terra e un po’ più lontana da altri affascinanti e irraggiungibili pianeti. A buon intenditor poche parole.

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