Parma-Napoli è la prossima partita del campionato di Serie A. Domenica allo stadio Tardini gli azzurri si giocano lo scudetto, mentre i ducali sono in piena lotta per la salvezza. Sul sito ufficiale della SSC Napoli l'analisi del match con i dati di Opta, l'istituto di analisi dei dati sportivi.
Ultime notizie, questa l'analisi Opta in vista di Parma-Napoli. La prima caratteristica che salta all’occhio osservando il Parma di Cristian Chivu è l’abilità nel cambiare spesso volto. L’ex tecnico della Primavera dell’Inter sembra aver impostato un 3-5-2 come modulo principale, ma i suoi giocatori si sganciano frequentemente dallo schema iniziale, spesso aumentando la densità nel reparto più arretrato e tentando di sfruttare al meglio le ripartenze in velocità.
A riprova della tendenza a sviluppare in questo modo la manovra offensiva, emerge un dato in particolare: l’utilizzo degli attacchi in contropiede delle due formazioni, antitetico nel campionato in corso. Il Parma è secondo (46) in questa particolare classifica alle spalle del Milan (53), mentre il Napoli è ultimo a quota 14.
Un altro aspetto determinante legato al cambio in panchina del club emiliano riguarda la maggiore efficacia nella fase difensiva: da quando è arrivato Chivu (giornata 26), il Parma ha subito appena 37 tiri nello specchio e nel periodo solo Napoli (22) e Bologna (32) hanno fatto meglio dei gialloblù – a 37 anche Atalanta e Cagliari.
Significativa, in questo senso, anche la media dei gol subiti: con il tecnico rumeno, 4 clean sheet e 11 reti incassate in 11 match, esattamente una in media a gara; nelle prime 25 partite con Pecchia, invece, 45 subite (1.8 in media) e solo due chiuse a porta inviolata.
Infine - ma questo riguarda l’intero campionato giocato finora dai Ducali - attenzione alle palle inattive, soprattutto sui calci d’angolo. La formazione emiliana ha segnato otto gol su sviluppo di corner nella Serie A in corso, meno solo dell’Inter (11).
Tra gli osservati speciali per i difensori del Napoli, il primo nome da menzionare non può che essere quello di Ange-Yoan Bonny, che peraltro ha siglato il suo primo gol in Serie A proprio nella gara di andata contro il Napoli, persa 2-1 il 31 agosto. Al netto delle partecipazioni attive totalizzate finora dall’attaccante nel torneo in corso (9, frutto di 6 gol e 3 assist) e del fatto che tra i giocatori nati dal 2003 in avanti solo Nico Paz (14) e Santiago Castro (12) sono già in doppia cifra, il ventunenne di Aubervilliers (miglior marcatore del Parma con appunto sei sigilli all’attivo) è un centravanti rapido e dotato di grande forza fisica e tra i gialloblù è probabilmente il più difficile da marcare - occupa infatti il primo posto per dribbling riusciti nella competizione in corso tra i compagni di squadra (31).
Alle sue spalle, anche per il rendimento sbocciato sotto la gestione di Chivu, spicca il nome di Mateo Pellegrino. Con il tecnico rumeno in panchina, lo spagnolo ha tentato 19 tiri in Serie A, almeno sette più di qualsiasi altro giocatore del Parma nel periodo – segue Dennis Man a 12. Fattore Chivu ma anche fattore campo per il 2001, che ha preso parte a quattro marcature (3 gol e 1 assist) nelle sue cinque presenze al Tardini in Serie A, di fatto il 100% delle sue partecipazioni in questo campionato è arrivato in casa.