di Luca Cirillo
Reina: 8. Si distende e devia una velenosa punizione di Reus, si ripete su Mkhitaryan che calcia dalla distanza. Un muro su Lewandowski. Miracoloso nella ripresa in più occasioni, davvero fantastico. Sui gol non ha colpe!
Maggio: 4,5. Non ha le misure in chiave difensica, semplicemente disastroso quando corregge una traiettoria in favore di Lewandowski. Di buono una sola diagonale, preziosa e salvifica, ma in questo modulo fa troppa fatica.
Fernandez: 5,5. Il rigore concesso è generoso, ma la trattenuta su Lewandowski è da ingenui. E' l'unico vero errore della serata. Poche sbavature rilevanti e più di un salvataggio.
Albiol: 5,5. Ci mette cattiveria ed esperienza. A tratti è impreciso e rischia molto con un fallo da cartellino arancione a centrocampo. Difficile contenere le discese a grappoli del Borussia con un centrocampo così leggero.
Armero: 4. Un buon tiro dalla distanza e poco altro. Ha messo in mostra notevoli limiti tecnici, forse non è pronto per la Champions e sicuramente non lo è per fare il terzino. Sbaglia malamente un passaggio e avvia l'azione del 3 a 1 del Borussia nel momento migliore del Napoli. Disastroso su entrambi i fronti. Non ce ne voglia Pablo, ma un voto più alto appare impossibile. O, forse, siamo stati addirittura generosi!
Dzemaili: 5,5. Dinamico, pimpante, si lancia negli spazi e ripiega per fare densità. Quello del centrale, tuttavia, non è il suo ruolo naturale e non ha sempre le idee chiare. Dal 63' Inler: 6. Si ha la sensazione che Benitez abbia sbagliato a lasciarlo in panchina. Entrano lui ed Insigne e il Borussia va in sofferenza, poi Armero fa il pasticcio che taglia le gambe agli azzurri.
Berhami: 7. Genoroso, mai domo. Ma siamo alle solite, non può fare tutto da solo se accanto non ha mediani di ruolo. Da una sua pressione nasce il break che porta al gol di Insigne. Predicatore nel deserto, ci vorrebbero 11 Valon.
Callejon: 5,5. Quanta sfortuna quando trova il guizzo giusto in serpentina e calcia a botta sicura, il palo ancora lacrima. Nel complesso allunga la striscia poco positiva degli ultimi tempi. Dal 65' Insigne: 7. Pochi istanti in campo e rivoluziona il match: accorcia le distanze con un velenoso diagonale e trova
Pandev: 5. Pesante, spesso spalle alla porta e poco ispirato. Da uno come lui ci si aspetta classe ed esperienza. Che non si vedono. Poche le azioni dove si mette in mostra. Dal 76' Zapata: sv. Benitez lo getta nella mischia per recuperare il match e lui ci mette impeto e voglia di spaccare. Non si intende con i compagni di reparto, ma non era facile.
Mertens: 5. Gli mancano gamba e fantasia, non è brillante. Benitez punta su di lui per mettere in crisi la difesa tedesca, ma Dries non ne infila una.
Higuain: 5. Sulla coscienza un gol divorato nella ripresa che poteva valere il pareggio. Serve un bell'assist a Insigne che accorcia le distanze, ma è troppo poco per uno come lui. Ci si aspettava la gara della svolta. Non c'è stata!
Benitez: 5. Con un Pandev così in ombra forse sarebbe stato il caso di lasciare al vivace Dzemaili la zona calda della trequarti, ruolo a lui più congeniale, schierando Inler in mediana. Parlare dopo, si sa, è più semplice, ma l'idea sembrava un azzardo sin da subito. Se Maggio e Armero non sono i terzini ideali, Rafa ha poche colpe, ma da gennaio in poi non ci saranno scuse. Ripetiamo ancora una volta, si faccia sentire con la società!
RIPRODUZIONE RISERVATA