Parlato a CN24: "De Bruyne è un messaggio mandato a Conte, Chiavelli spingeva più per un allenatore aziendalista che accettasse paletti e parametri"

Ultime notizie Napoli - Manuel Parlato, giornalista di Canale21, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (79 Digitale Terrestre). Ecco quanto evidenziato da CN24.

“Il lavoro di Conte è stato straordinario, se il Napoli vince lo scudetto è frutto del suo grandissimo lavoro, fatto con i giocatori e con lo staff con una figura importantissima come Oriali che è stata determinante a fare da filtra tra la società e l’allenatore.

De Bruyne? Il Napoli i soldi in cassa ce li ha, se dovesse vincere anche lo scudetto ne arriverebbero altri: ha la possibilità di aprire un ciclo per davvero dopo il campionato, e De Laurentiis sa di non dover commettere l’errore fatto con Spalletti, quando c’erano altre situazioni. De Bruyne è un messaggio mandato a Conte, come a dire che si vogliono fare ulteriori passi di crescita.

L’ostacolo principale di Conte? Se avete visto come funziona in Europa, il bel gioco alla fine può premiare e può non farlo. Il calcio di Conte ha dimostrato che la solidità difensiva ti può dare la possibilità di giocarti lo scudetto, il campionato italiano lo hanno sempre vinto quelli che hanno subito meno. Il Napoli di Spalletti era un’altra cosa, ma negli ultimi tre mesi calò molto.

Il Napoli quest’anno ha fatto bene pur avendo tanti infortuni, al centro della difesa è mancato tanto Buongiorno e Conte ha rilanciato Juan Jesus e ha adattato Olivera. Anguissa è un giocatore forse pure superiore all’annata con Spalletti, parliamo di una squadra che si dice una fesseria se si afferma che sia composta dai giocatori dello scudetto. Al massimo è composta dai resti di quella squadra, viste le tante cessioni.

De Laurentiis ha capito che vincendo aumenta gli introiti, forse in società non c'è chi la pensa così. De Laurentiis ha sempre voluto Conte, mentre Chiavelli spingeva di più per un allenatore aziendalista che accettasse paletti e parametri. Senza Conte non avremmo visto quel mercato dopo Verona-Napoli”