Una nuova irripetibile occasione

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A un passo dalla gloria. Cinque metri esatti, giusto la distanza tra l'aria piccola e la porta. Perché quella conclusione nel finale

A un passo dalla gloria. Cinque metri esatti, giusto la distanza tra l'aria piccola e la porta. Perché quella conclusione nel finale di Arkadiusz Milik, proiettata in modo differente, forse avrebbe potuto cambiare le sorti di un destino fin troppo cinico e crudele. Invece niente da fare: game over, di nuovo. E anche questa volta, come cinque anni fa, le ali di un Napoli versione Icaro e capace di volare anche su Parigi si sciolgono proprio sul più bello. Pure in questa circostanza, come nel 2013 con Rafa Benitez e la famosa eliminazione nonostante i 12 punti, la squadra si schianta senza superare il labirinto dei gironi. Stesso giorno, medesima circostanza assurda. Maledetto 11 dicembre, verrebbe da dire. Così gli azzurri sprofondano nel Tartaro dell'Europa League, tra i titani caduti.

E' mancato coraggio ad Anfield. E' innegabile. L'approccio è anche positivo, promettente, ma dura poco. Poi basta più di un quarto d'ora per mettere a nudo i limiti di una squadra intimorita e preoccupata, nonché continuamente in balia della mareggiata rossa. Inevitabile a tratti, per carità. Ma ieri serviva qualcosa in più, quel quid utile per il vero e reale scatto finale. Invece si è vista una compagine in grossa difficoltà, incapace di prendere per mano la situazione. Imprecisa, con una tremenda difficoltà in fase di uscita, nella costruzione del gioco e nella finalizzazione. Pure perché nella gara dell'anno sono venuti meno uomini chiave: Marek Hamsik su tutti, impalpabile in una gara fondamentale da impostare sul palleggio. Disastroso Mario Rui, sulla cui coscienza pesano altri gravi errori internazionali. Male poi l'intero reparto offensivo: Lorenzo Insigne non prende per mano i suoi come avrebbe dovuto fare, Dries Mertens non incide, José Maria Callejon sbaglia una conclusione probabilmante più netta della chance allo scadere. 

I limiti tecnici e caratteriali condannano il Napoli. Nel momento dell'altissima quota, ecco che subentrano i limiti evidenziati in piena estate. E da lì prende forma la cruda realtà della Champions League: fuori l'unica squadra fino in quel momento imbattuta, dentro un'altra che non ha mai esultato in trasferta. La prima diventa terza e sprofonda, tutto all'improvviso. Anche maledetta matematica, verrebbe da dire. Ma il calcio è così, soprattutto quando ci si prova ad affacciare ai piani altisimi. Così quando un giorno sarà raccolta un'antologia sulle pazze eliminazione, il Napoli sarà ancora presente nei casi a limite. Un record. 

Ora l'Europa League, una sfida per tutti. Per Carlo Ancelotti in primis: il re delle coppe di fronte all'unica mai finora vinta. In un'annata in cui lo scudetto sembra praticamente già sfumato, il cammino internazionale può di diventare la vera grande occasione stagionale. L'affermazione europea desiderata da Aurelio De Laurentiis potrebbe parte proprio da qui, da un eventuale grande successo che avrebbe una risonanza mondiale. L'occasione giusta per onorare un ciclo strepitoso, che solo la Juventus può forte di sempre finora non l'ha concesso

Volendo, potrebbe essere anche una vendetta col destino. A distanza di anni, infatti, ancora grida vendetta quella finale mai disputata col Siviglia. Napoli-Dnipro 1-1 e quel goal in palese fuorigioco: un macigno in vista del ritorno. Il cammino si fermò in semifinale, comunque la meta più lontana mai raggiunta dal calcio partenopeo nell'epoca moderna. Il 2019 ora offre una potenziale pagina di storia, un'occasione irripetibile. Perché in futuro si guarderà sempre al paradiso Champions, mai più in basso e mai ci si augurererà di ritornarci. Un match point, mettiamola così. E questo gruppo, dopo anni di record e numeri eccezionali, meriterebbe una tale gioia. L'intera città la meritebbe. Non sarà semplice, né assolutamente scontato, ma provarci adesso diventa un obbligo. Poi chissà, magari sarà derby col maestro... 

di Pasquale Edivaldo Cacciola - Twitter: @PE_Bahia

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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