Il Corriere dello Sport pubblica un lungo editoriale a firma Francesco Marolda, vi proponiamo uno stralcio: "Il golfo di “Zena” non è quello di Biscaglia. Soprattutto il Napoli di Genova non è quello di Bilbao. Altro giro altra corsa, ma anche altra gente, altra partita, altro risultato. E altro ritmo. E, udite udite, c’è il magico Zuniga (magico perché compare, scompare e ricompare come il coniglio dal cilindro), c’è il ragioniere Inler che prova a far tornare i conti a centrocampo e non sono ombre manco Insigne e Callejon, Albiol e Hamsik, Rafael e si presenta come meglio non poteva il signor De Guzman. E’ vero, c’è Koulibaly che si scorda gli avversari e mette tutto e tutti a rischio e non è che all’improvviso il Napoli si riscopre primo antagonista della Juve e della Roma - anzi, le sofferenze non mancano quando il Genoa ci dà dentro e prova e riprova con i cross dai lati trova il pari - ma qualcosa di buono e di nuovo rispetto all’orrore di Champions si vede all’orizzonte azzurro. [...] Sarebbe interessante capire com’è che il signor Rafa soltanto qualche giorno dopo ha cambiato opinione sull’inadeguatezza atletica di Inler e di Zuniga in coppa e com’è che il Napoli ha ritrovato improvvisamente coraggio in campionato. [...] Restar fuori dalla Champions due volte di seguito sarebbe una sciagura per i conti azzurri: difficilmente ci sarebbero risorse “serie” da investire nel prossimo mercato. Fosse così e restasse fuori anche dalla prossima Champions, infatti, il club sarebbe costretto a ripensare al ribasso al proprio futuro"