Un Natale perfetto. Le vacanze, la famiglia e un regalo speciale. Sorseggiando caipirinha in spiaggia, in uno dei tanti posti paradisiaci del Brasile. Perché Jorge Luiz Frello è volato a casa sua, da subito. Lì dove adesso è piena estate. Per scacciare un po' di saudade, ma anche per staccare la spina e riordinare un po' le idee per un 2015 croce e delizia. Aspettando però freneticamente una telefonata: l'ufficialità del prolungamento contrattuale, il coronamento di un avvio stagionale strepitoso. Arrivata puntuale, perché mancava solo la firma del presidente dopo l'accordo raggiunto venerdì scorso.
2015 - Da fantasma a rivelazione, tutto in un anno. Perché ne sono cambiate di cose in 360 giorni. Prima la caduta libera sotto la gestione Benitez, poi la possibile partenza in estate. E di squadre alla finestra ce n'erano, nonostante fosse finito nel dimenticatoio negli ultimi mesi. Poi la svolta con l'arrivo di Maurizio Sarri, col quale è letteralmente rinato. Rilanciandosi come uno dei migliori registi del campionato numeri alla mano, se non il primo. "Avevamo delle offerte a giugno, ma Giuntoli e Sarri ci hanno trattenuto", ha rivelato ieri il procuratore del giocatore. Fiducia ripagata in pieno, scalzando anche il pupillo dell'allenatore. Colui giunto all'ombra del Vesuvio per essere il titolare, reduce da un'annata super con tanto di Nazionale. Uno scenario totalmente invertito grazie alla geometrie ritrovate, ma soprattutto un modulo perfetto per le sue caratteristiche e una piena fiducia. Sarà proprio questa la sua grande sfida di questo 2016: confermare il sorpasso a Mirko Valdifiori.
LA BEFFA - Ora il prossimo step: la nazionale. Diviso tra due cuori: Italia e Brasile. Ma la verità è che la beffa è dietro l'angolo, paradossalmente. Sebbene stia vivendo la miglior stagione della carriera, il centrocampista del Napoli rischia infatti di non essere convocato da nessuna delle due. Da una parte Antonio Conte non l'ha inserito tra i tanti esperimenti fatti di recente e sembra puntare forte sul gruppo storico in vista di Euro 2016, dall'altra anche Carlos Dunga sembra avere le idee chiare in preparazione della Coppa America che si terrà quest'anno. Ma mai dire mai, perché il calcio è sorpresa e Jorginho l'ha già dimostrato. E nel frattempo si tiene stretta la sua nazionale personale. Almeno fino al 2020.
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