Milan e Napoli sono da molte settimane sullo stesso livello, hanno fatto 7 punti in 6 partite. Il Milan è una squadra non ancora nata, il Napoli è una squadra probabilmente esaurita. Hanno anche problemi di gioco in comune. Sono entrambe leggere, senza grande personalità, manca chi inventi un calcio meno scolastico. Fabian Ruiz è uno degli interni più forti d’Europa, ma è di passo lento e non è un regista. Il Napoli fa spesso gioco ma sull’esterno. È però oggi impossibile sapere quanto sul Napoli si possa parlare solo di calcio. La società si appresta a chiedere a tutti i giocatori una penale del 25 per cento sullo stipendio per i noti fatti del mancato ritiro. Soldi, ma anche di più: la chiarezza su chi comanda, se De Laurentiis o i giocatori. Dentro questa battaglia si è persa la dimensione della gara, non sappiamo più di cosa parliamo. Il Milan aspetta Ibrahimovic. È un’ottima idea, ma va realizzata in fretta e in silenzio. Con il rumore di oggi si grida che la squadra è compromessa e che solo Ibra la può salvare. Più è vero il messaggio e meno dovrebbe trapelare. Non lo gradirebbe nessuno dei presenti attuali, scaricherebbero tutto su Ibra. A me sembra che il Milan sia migliore della propria classifica. Manca però di decisione, di cuore, anche in società. Manca un despota, un Gattuso colto che sappia raccontare a tutti i propri limiti e li porti avanti. Finora è soprattutto mancato Gazidis. La partita col Napoli è uno spartiacque tra la modestia e una speranza. Dopo sarà dentro la discussione anche lui. Per tenerlo fuori sono già stati abbastanza sacrificati Maldini e Boban. Ora anche basta.
Non giocherà oggi Ronaldo. Se fosse una punizione sarebbe meritata e renderebbe grande la società che l’ha pensata. Non si sbatte invano la porta alla propria squadra, ci sono regolamenti, usi di vita e di campo. Il caso Napoli per intero e questo caso Ronaldo più in piccolo dimostrano comunque chiaramente che le società stanno lottando per mantenere il controllo sulla forza crescente dei giocatori. Più li pagheranno e più la lotta si farà dura. Ma non conosco la via di mezzo. È possibile che a Bergamo la Juve perda. È una sensazione, non una notizia. Ha preso finora dalle partite sempre la parte più abbondante. Oggi potrebbe pagare. Il mio timido pronostico è che avremo stasera due squadre in testa. L’Inter pareggerà a Torino e sarebbe un buon risultato. Ricordo che quando si fanno pronostici si cerca di vedere un percorso che la partita terrà solo in un caso su cento. Ci vuole ironia nel farli e nel leggerli. In compenso fanno discutere subito.