Mercoledì c'è la UEFA Champions League e il Napoli si prepara a tornare tra le mura dello stadio Santiago Bernabeu di Madrid per la terza volta nella sua storia. La prima volta fu nel 1987 in Coppa dei Campioni, la seconda fu nel 2019 con Sarri in panchina (finì 3-1 con gol di Insigne) e dopodomani il Napoli proverà a centrare la qualificazione agli ottavi di finale in uno degli stadi più grandi e belli del mondo.
Ne parla oggi il Corriere del Mezzogiorno, che racconta degli ammordenamenti subiti dal Bernabeu negli ultimi anni. Con una capienza di 81mila spettatori, dal 2019 la cattedrale di Madrid è oggetto di lavori di riqualificazione che dovrebbero essere ultimati nel giro di un mese e che renderanno il Bernabeu più di un semplice stadio da calcio.
"Grazie al suo campo che “scompare” sotto terra, infatti, il Bernabeu potrà ospitare altri eventi, dai concerti alle fiere fino alle partite di tennis e basket, anche in contemporanea. Quando il Real Madrid non gioca, infatti, il terreno di gioco viene “diviso” in 6 porzioni, che finiscono in un’enorme area sotterranea che si trova sotto la tribuna ovest dello stadio. L’ipogeo è suddiviso in 6 livelli, ciascuno dei quali contiene i vassoi su cui sono posizionate le zolle del campo".
E non è tutto qui: grazie ad un sistema ultratecnologico, il campo da gioco viene preservato per essere sempre nelle migliori condizioni durante le partite, grazie ad un procedimento di ascensori idraulici che dura quasi 6 ore. Il CdM commenta così: "Insomma, paragonato al Maradona o a qualunque stadio italiano, sembra di essere su di un altro pianeta".