Juventus-'Ndrangheta, cosa c'entrava Marotta? A metà ottobre l'ultima udienza del processo

È attesa a metà ottobre (salvo richiesta proroghe) l’ultima puntata dell’inchiesta del 2016 sulle infiltrazioni della ’ndrangheta in alto Piemonte e nella curva bianconera dello Stadium: si aspettano infatti le motivazioni dei giudici d’Appello che, ribaltando l’assoluzione del primo grado, hanno condannato per concorso esterno in associazione mafiosa Fabio Germani, ex ultrà con buoni contatti con giocatori e società, almeno all’epoca. Un procedimento nel quale nessun dirigente o tesserato juventino è mai stato indagato. A riportarlo è l'edizione odierna del Corriere della Sera.

Inchiesta Report: Marotta al centro della bufera

Una storia che però è rimbalzata prepotentemente all'attenzione dei media grazie al programma televisivo Report, alla ricerca alla ricerca dei motivi della separazione tra il club e l’ormai ex amministratore delegato, Beppe Marotta, nell'occhio del ciclone per via dei suoi rapporti con Germani e Rocco Dominello, condannato per associazione mafiosa insieme al padre Saverio, uomo della ’ndrangheta in curva.

Il club e Marotta, negano però che il divorzio abbia a che fare con questa vicenda. La Juve ha sempre spiegato di essere «vittima inconsapevole» del comportamento di alcuni personaggi.