Napoli Calcio - Largo a Lorenzo Insigne campione della migliore scuola partenopea che piazza il suo primo trofeo internazionale nella personale bacheca. «Era già un piccolo professionista - diceva di lui Ivan Faustino, il figlio di Canè e suo allenatore negli Allievi azzurri che si allenavano su un campo mal tenuto del litorale domitio».
Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno:
"Le sue due reti europee, su tutte quella del 2-0 sul Belgio, sono capolavori autentici studiati, elaborati, rifiniti e riletti dall’estro di Del Piero al quale Lorenzo ha riconosciuto sempre francamente l’ispirazione. Il «tiraggiro» non è roba che possono far tutti e con quella percentuale di realizzazione. Un’idea di cui ne è andato entusiasta offrendogli una collocazione definita sulla sinistra dove col piede invertito fa sfaceli. Con lui sulle tribune di Wembley il papà Carmine e Marco il fratello più giovane, il quarto di una dinastia di calciatori nel cui mezzo sono venuti fuori i migliori. C’è Roberto in forza al Benevento che ieri ha trepidato in diretta tv dedicandogli sui social un pensiero chiaramente autentico: «Fiero di te, grazie», così come il primogenito Antonio, buon calciatore nelle minors campane, che rilancia con un «orgoglioso…». Ora il riposo sacrosanto certamente e poi il Napoli con la questione rinnovo che va risolta quanto prima. Gli azzurri meritano di conservare, e senza alcuna specie di provincialismo equivoco, un’anima locale soprattutto di questo calibro".