Calcio Napoli - Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni a Dazn al fischio finale di Napoli-Inter. Di seguito i passaggi più importanti evidenziati da CalcioNapoli24
Luciano Spalletti ha fatto una panoramica generale ai microfoni di Dazn della gara vinta contro l'Inter ed anche sui possibili scenari relativi al suo futuro:
“C’è soprattutto la qualità del gioco che ci ha contraddistinto. Stasera diventava stimolante vuoi perchè avevano davanti la finalista Champions e volevano dimostrare che quello che avevano fatto, l’impresa del campionato non era figlia di un periodo ma della qualità evidenziata. Poi loro erano l’unica squadra che non avevamo battuto, diventava importante per i numeri che rafforzano il campionato che abbiamo fatto.
Futuro? La squadra non ha bisogno di niente e nessuno, è stata costruita bene dal presidente e Giuntoli con inserimenti mirati con ragazzi giovani diventato un corpo unico. Ci sono cuore, qualità, disponibilità al sacrificio, c’è quella autostima che poi fa sempre la differenza di credere di poter metterei il muso davanti a tutto. Diventa tutto facile così. Non sto aspettando niente, è tutto definito. C’è solo a dirlo, ho convenuto con De Laurentiis su quando dire. Non c’è stata alcuna trattativa. Da quella cena fatta, siamo usciti con tutto apposto.
Ad essere nella mia posizione ora è facile, la gente ti riempie d’amore da tutte le parti. Questo è bellissimo, ambivo a questo e lo sto vivendo: è la cosa più bella che mi potesse accadere. Osimhen nervoso? Le esigenze sono quelle che lui deve fare il centravanti che ha sempre fatto. Per cui da tutti abbiamo queste esigenze lì, si può arrabbiare ma non è sempre colpa dell’allenatore se si cambia. Gli attaccanti vivono per il gol. Se uno è al di sotto delle sue possibilità come in questa settimana dove ha avuto l’influenza poi sabato mattina è andato a Roma a prendersi la patente. Ognuno va a parare dove gli parare. Gaetano è un calciatore fortissimo, vedrete che carriera che farà. La vostra convinzione è che senza un calciatore non si possa giocare.
Il possesso palla conta, se poi li sbatti a destra e sinistra sprecando energie facendoti poi fallo. C’è chi commenta di più dicendo che il calcio è facile, lo sanno tutti però è anche difficile. E se qualche volta tu riesci a trovare la soluzione con un calcio più difficile si vede la differenza nel condurre il calcio e non fare calcio d’attesa. Fare calcio d’attesa è molto più facile, c’è da stare fermi. Quando hai 50 metri alle spalle c’è da vedere quando scappare oppure no. Rrahmani e Kim hanno nella testa non hanno bisogno di nessuno perchè vanno a giocare a metà campo”