Come cantava Pino Daniele "Ora, come promesso, qualcosa arriverà": Nizza-Napoli, il giorno dopo

Editoriale  
Come cantava Pino Daniele Ora, come promesso, qualcosa arriverà: Nizza-Napoli, il giorno dopo

di Stefano Napolitano

E' il giorno della festa. Gli uomini di Sarri con pieno merito e senza nessun patema, accedono alla fase a gironi della prossima Champions.  E questo contava. Di vitale importanza era centrare il primo traguardo stagionale.  Ora si aprono nuovi scenari.  I giocatori si abbracciano e i tifosi esultano. Il tutto condito dal profumo dei soldi europei. E si sogna che finalmente dal mercato arrivi ancora qualche rinforzo.  Perché tutto e sempre migliorabile. 
 
Forte del doppio vantaggio della gara d'andata,  per difenderlo, Sarri opta per il duo Allan – Jorginho a centrocampo.  Per il resto si affiderà ai soliti. E tra questi Callejon autentico protagonista e mattatore dell'incontro. Il calciatore per il quale non esistono più aggettivi. Il prototipo del giocatore non moderno,  sarebbe riduttivo - non ne esistono come lui,  José Maria Callejon, è il prototipo del calciatore del futuro. Uno del quale mostrare i movimenti e la praticità ai giovani calciatori. L’intelligenza tattica e lo spirito di sacrificio. Semplicemente fantastico.
 
Pronti via e le gli azzurri spazzano via le preoccupazioni e le preoccupazioni dei tifosi. Neanche si inizia ed in campo c’è  solo il Napoli. Gli uomini di Sarri macinano gioco e i francesi corrono a vuoto e finiscono per non vedere quasi mai il pallone. Le occasioni fioccano. I transalpino reggeranno fino all’intervallo, complice qualche intervento dell’estremo difensore e un pizzico di imprecisione degli avanti azzurri.
 
Ad inizio ripresa il mattone decisivo per il passaggio del turno. Tre tocchi di prima sull’out di sinistra e palla dentro di Hamsik per l’uomo che appare all’improvviso sempre al momento giusto e al posto giusto.
E ovviamente stiamo parlando di Callejon. L’ex Real apre il piattone e la infila all’incrocio.  Azzurri meritatamente in vantaggio. Il resto sarà accademia pura o quasi.
 
Inesistente la reazione dei francesi. Gli uomini di Sarri continueranno a nascondere il pallone e solo un palo impedirà a Mertens di raddoppiare quasi subito. Per il meritatissimo due a zero, si dovranno attendere i minuti finali. Sarà Insigne a realizzarlo a coronare una prestazione straordinaria. Per lui rete numero 50 in maglia azzurra.
 
Il Napoli e, perché no, anche la città di Napoli, sono meritatamente in Champions. Questa squadra, questo allenatore, questo gruppo, questa idea di gioco lo meritava per quanto fatto la stagione scorsa. E ora testa a domani. Che una volta tanto l’urna ci sia benevola. Perché, tolti gli indiscutibili meriti di questo organico, ora inizia il bello. Il tasso tecnico e l’organizzazione tattica si alzerà non di poco. Nulla a che vedere con il modesto Nizza che tra andata e ritorno ne ha presi quattro e sarebbero tranquillamente potuti essere il doppio.

Anche Milik avrà tirato un sospiro di sollievo.  A distanza di otto giorni resta ancora un mistero sul come riuscì a fallire quell’occasione per chiuderla definitivamente al SPaolo. Certo, l’avesse buttata dentro, ieri sera avrebbero potuto giocare anche Radosevic, Hoffer e Fideleff.

Una cosa è certa. Per almeno altre tre volte nel prossimo autunno Fuorigrotta continuerà a tremare all’urlo “ The Champions".  A questo gruppo, che certamente non lesinerà impegno ed attenzione, e a questa Società, toccherà far si che l’urlo si possa ascoltare anche in primavera. Manca ancora qualcosa a questo organico e come cantava l’indimenticabile Pino Danile, ora, come promesso, qualcosa arriverà.

 

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