Tra premi e diritti tv, la ricca Champions mette limiti: bianconeri primi per incassi europei, ma si 'rischia' la Superleague
Juventus e Napoli sono in ansia per il sorteggio degli ottavi di Champions, lunedì a Nyon. Ma comunque vada, sarà un successo economico: le tv, sempre più padrone del calcio, garantiscono a Serie A e Premier League introiti superiori alle rivali degli altri campionati. Come riporta l'edizione nazionale de La Repubblica: "Il dato è clamoroso. L’analisi delle cifre Uefa sulle ultime cinque edizioni delle coppe (premi per risultati, più diritti tv) conferma che sui club italiani — comprimari, con una finale di Champions per la Juventus e una semifinale di Europa League per Juve, Napoli e Fiorentina — sono piovuti milioni. La Juventus ha surclassato tutti: nel quinquennio in esame ha preso parte a quattro edizioni della Champions, incassando 281 milioni di euro, 4 in più del Real Madrid (due Coppe Campioni vinte, tre semifinali), 25 più del Bayern (una Coppa Campioni, una finale, tre semifinali), 28 più del Chelsea (una Coppa Campioni, una semifinale, un’Europa League vinta), 35 più del Barcellona (una Coppa Campioni, due semifinali) e 104 più dell’Atletico Madrid (un’Europa League, due finali di Champions). Il Milan è tredicesimo con 128,8 milioni (nonostante le tre sole partecipazioni), la Roma quindicesima (115,7 milioni, due partecipazioni e un play-off di Europa League), il Napoli diciannovesimo (99,6 milioni, tra Champions ed Europa League) e la Lazio trentacinquesima (50,8 milioni, quattro partecipazioni all’Europa League, un play-off di Champions). L’Inter (45,1 milioni) paga la sola Champions giocata e due anonime Europa League. Juve e Napoli hanno già accantonato 25,7 e 24,2 milioni. Ma sarà la penultima Champions ecumenica e la Serie A sorride: dal 2018-19 avrà 4 posti. Appare tardiva la battaglia contro la Super Champions, al varo nel 2018-19: 16 squadre su 32 a Liga, Premier League, Bundesliga e Serie A. Il nuovo format per il 2018-2021 è stato voluto dall’Eca, l’associazione dei grandi club, su impulso di Juventus (Andrea Agnelli) e Milan (Gandini, oggi ad della Roma). L’Uefa l’ha approvato prima di eleggere presidente lo sloveno Ceferin. Il voto anti-riforma della Epfl, l’associazione delle leghe europee (22 no su 23, unico sì dalla Serie A), sarebbe stato indotto dalla Liga spagnola, che teme la Super Champions nel weekend. Ma le grandi reagiscono. Il Bayern è in rotta col presidente della Bundesliga e i principali club inglesi sfuggono al pieno controllo della Premier. In primavera, l’Eca studierà il dopo 2021: la Superleague, con le big iscritte di diritto, è più di un’idea".
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