Spalletti e il nobile gesto per le donne uccise in Iran: 'Per Mahsa Amini e Hadith Najafi'

Ci sono momenti in cui anche l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti decide di star zitto. Una manciata di secondi, certo. Il tempo giusto per spiazzare i cronisti presenti nella sala stampa del centro sportivo di Castel Volturno e, probabilmente, i suoi stessi collaboratori. Tra le mani ha due rose, una rossa e l’altra di colore rosa. «Per Mahsa Amini e Hadith Najafi», dice soltanto i nomi delle ragazze uccise in Iran. Fa silenzio, guarda i fiori che ha appoggiato sul tavolo.

Spalletti fa un nobile gesto per le donne uccise in Iran

Come riporta il Corriere della Sera:

"Apre uno spaccato di solidarietà, il suo, verso il popolo femminile che grida in piazza la sua esigenza di libertà e, come in questo caso, diventa tragicamente simbolo della ribellione al regime degli ayatollah. La storia, terribile, di questi giorni è nota ed ha mobilitato il mondo, anche quello del calcio: la Nazionale iraniana durante l’inno ha coperto con giubbotti neri le maglie da gioco prima della sfida contro il Senegal. Cose di un altro mondo — questo è proprio il caso — al quale l’allenatore del Napoli, unico in Italia, ha sentito di dovere qualcosa. Un gesto simbolico (gentile, femminile) per due nomi, Masha e Hadith. Per sostenere la libertà di tutte le altre".

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