Repubblica - Rivoluzione in casa Napoli: contro la Lazio dentro anche Gargano con Koulibaly ed Inler! Hamsik di nuovo a rischio panchina

PUÒbastare un pareggio senza gol, dopo l’1-1 dell’andata all’Olimpico. Ma il Napoli ha una idiosincrasia ormai conclamata per i calcoli, che costringe Benitez a non fidarsi e a tenere alta la guardia, nonostante il vantaggio di partenza. «Non ci pensiamo e andiamo in campo per mettere sotto la Lazio. Giochiamo contro una squadra in grande condizione di forma, che sta attraversando buon momento e sa attaccare e difendere», ha dato la carica il tecnico spagnolo, aggrappandosi pure all’autostima del suo gruppo. «Pure noi abbiamo dimostrato di saper fare cose importanti. Sono sereno e fiducioso». La rete in trasferta di Gabbiadini e la spinta del San Paolo saranno gli assi nella manica degli azzurri, a caccia della terza finale di Coppa Italia nelle ultime quattro edizioni, oltre che la seconda consecutiva con Rafa in panchina. Le note positive finiscono qui, però. Il gruppo Pioli si presenta infatti a Fuorigrotta sulla scia dei 7 successi di fila in campionato e con il morale alle stelle, affidandosi alle magie di Felipe Anderson.
L’obiettivo del Napoli è la qualificazione alla finale: diventata a questo punto uno dei traguardi principali. Ma la squadra di Benitez ha anche un altro buon motivo per rimettere in riga gli avversari di stasera (20.45), bissando la vittoria conquistata all’inizio di gennaio all’Olimpico, in campionato. Allora le gerarchie erano parse chiare: con Higuain e compagni un passo avanti, per qualità ed organizzazione. Il Napoli ha tuttora qualcosa in più, rispetto alla Lazio. Ma in campo ha smesso di dimostrarlo, subendo il sorpasso in classifica dai rivali per colpa di un parziale di meno 16 punti (21 a 5) nelle ultime sette giornate. Eppure, nonostante il magic moment di Felipe Anderson & C, anche nella sfida d’andata di Coppa Italia di un mese fa, all’Olimpico, gli azzurri riuscirono a sfiorare il colpaccio, dopo aver recuperato con Gabbiadini il gol iniziale di Klose. Il secondo tempo di Roma, quasi perfetto per equilibrio, lucidità e determinazione, è stato indicato da Benitez ai suoi giocatori come l’esempio da seguire. «Voglio rivedere carattere, personalità e giusta mentalità, ci teniamo alla Coppa Italia: la seconda finale sarebbe un risultato prestigioso. La squadra sta bene e gli ultimi risultati vanno valutati in una ottica più ampia. Meritavamo di vincere sia con l’Atalanta sia con la Roma: il nostro gioco è stato all’altezza, purtroppo gli episodi non ci hanno aiutato».
Nessuna rivoluzione in vista, insomma. Benitez si limiterà a qualche ritocco, con i ritorni di Koulibaly, Inler e Gargano, risparmiati sabato scorso in campionato. Sarà un Napoli più forte fisicamente, votato alla battaglia, ma l’ago della bilancia come al solito dovranno essere gli attaccanti. «Dobbiamo fare gol, poi ci verrà tutto molto più naturale. Di occasioni ne abbiamo create sempre tante». Rafa ha solo l’imbarazzo della scelta, nel reparto offensivo. Callejon, Gabbiadini, Mertens e Higuain partono favoriti, con Insigne di scorta e Hamsik di nuovo a rischio panchina. Stavolta è vietato sbagliare.