Il braccio di ferro, adesso, è totale. Da una parte la Confederazione calcistica africana e gli organizzatori della Coppa d’Africa, prevista in Camerun dal 9 gennaio al 6 febbraio del 2022. Dall’altra parte i club europei, uniti sotto la bandiera dell’Eca, che minacciano di non liberare i loro calciatori per la manifestazione. Ne parla il Corriere della Sera.
Caso Coppa d'Africa
"Motivo: la mancanza di sicurezza dovuta all’estendersi della variante Omicron del Covid-19 e la mancanza di un protocollo chiaro da parte degli organizzatori sulla gestione dell’emergenza. Le ipotesi:
- la competizione si tiene regolarmente;
- i club non mandano in Nazionale i loro calciatori e scatenano un caso internazionale senza precedenti;
- gli organizzatori si convincono a un nuovo rinvio della Coppa;
- arrivare a un compromesso, attraverso la mediazione del presidente Fifa, Infantino, e del presidente della Federcalcio camerunense, Samuel Eto’o: la Coppa d’Africa si giocherebbe solo con calciatori che militano nei campionati africani. È un’ipotesi concreta.
È chiarissima la ricaduta che la cancellazione della Coppa d’Africa (o la sua disputa senza calciatori «europei») avrebbe sui campionati nazionali e sulle Coppe europee. Basta pensare a un Napoli con o senza Koulibaly, Anguissa e Osimhen"