Gennaro Montuori ha risposto con una lettera aperta allo striscione esposto al San Paolo che lo dipingeva come "infame": "Nel corso della mia vita mi sono sempre contraddistinto per la trasparenza. Contrariamente a quanto ha fatto l'autore dello striscione che è comparso nell'ultima gara interna di questa annata, (che ha preferito agire nell'anonimato) io ho sempre messo la faccia quando avevo qualcosa da dire. Mi viene da ridere. Ci sarebbero tante cose su cui discutere. Innanzitutto voglio pubblicamente ringraziare questo signore per la grande pubblicità che mi ha fatto. Con il suo fare ha dimostrato che dopo tanti anni sono ancora preso in considerazione. Sui motivi che lo hanno spinto a compiere questo gesto rimango perplesso e basito. Forse fanno troppo rumore le mie parole, i miei pensieri. Da un lato è brutto, però dall'altro, siccome esistono anche persone intelligenti, questo episodio suggerisce diverse chiavi di lettura. Innanzitutto mi chiedo se il soggetto in questione non sia uno dei mandanti degli atti vandalici di Napoli-Frosinone che deteriorarono l'immagine della nostra tifoseria. Poi, vorrei dire a costui, ma anzichè spendere dei soldi per creare uno striscione contro di me, non sarebbe stato meglio impiegarli per farne uno in cui si chiede al presidente di non cedere Cavani? Almeno sarebbe stato utile oltre che motivo di orgoglio per la tifoseria partenopea. Cavani è un giocatore che è entrato nella storia dei grandi goleador azzurri, ed attualmente è a soli 12 goal dal grande Diego Maradona, che ha giocato per ben sette anni nel Napoli ed è il più grande calciatore di tutti i tempi. Meritava più lui che io questo striscione, perchè Palummella è un tifoso, Cavani è un campione. Io sono appena un conduttore tifoso. Inoltre, anche quando era nell'aria la cessione di Lavezzi mi fu dedicato uno striscione simile. In occasione di tutte le feste me ne viene fatto uno. Non si dimenticano mai di me. La gente, però, conosce la mia lealtà, il mio modo di fare. Se incitare Cavani per loro è sbagliato allora mi dispiace, ma io vorrei che El Matador rimanesse. Sono anche dispiaciuto perchè questo signore ha avuto l'aiuto delle istituzioni e della Società, in quanto questo striscione è rimasto esposto per una manciata di minuti senza trovare alcuna opposizione. Era proprio li, vicino alle telecamere, dove generalmente con tanta scrupolosità viene data attenzione al minimo particolare. Possibile che non se ne siano accorti? Per dieci minuti hanno lasciato che un' apologia di reato venisse continuata. Allora mi chiedo chi comanda, le istituzioni, la Società Sportiva Calcio Napoli o questo signore è capace di manovrare un sistema? Non si riesce a capire bene francamente e questo dispiace. Mi fa piacere che dopo tanti anni sono ancora preso in considerazione. Per quanto mi riguarda l'importante è che se ne parli, nel bene o nel male. La parola Infame è un termine che il più delle volte viene usato dai delinquenti. Forse questo signore si è identificato con lo striscione ed ha solamente sbagliato ad inserire il nome, perchè magari accanto a quell'aggettivo andava inserito il suo. Probabilmente avrà avuto l'aiuto delle istituzioni per entrare. Per quel che mi riguarda è infame chi si rende autore di certi atti. Io non credo di aver fatto del male a nessuno e se mi trovo ancora all'apice della storia è perchè ho sempre rispettato le persone e sono stato motivo d'orgoglio per la mia curva, perchè quella era la mia curva. Capitanavo il settore insieme ad altri miei amici, che ne fanno parte ancora oggi. Ci volevamo molto bene, non minacciavamo mai nessuno, ci aiutavamo l'uno con l'altro con la mente, con il cuore e anche con gli alimenti. C'è qualche ragazzo tra loro che lavora per qualche azienda importante, addirittura del Nord Italia. Se questi striscioni vanno a finire in mano alle loro aziende non credo che ci facciano una bella figura, in quanto di giorno si vestono giacca e cravatta, ma la domenica assumono altre identità. Il futuro del tifo poteva essere Giorgio Ciccarelli, ma purtroppo è scomparso prematuramente anni fa. Io lo ricorderò sempre con tutto me stesso. Alla fine, però, vorrei fare i complimenti a tutto il tifo azzurro, in modo particolare alla curva A che in occasione di Napoli-Siena, ultima partita in casa di questo straordinario campionato del Napoli, ha espresso tutto il suo dissapore nel momento in cui il presidente ha impugnato il microfono ed ha cominciato a parlare. La curva B rimane sempre una curva magica al di là di quei pochi personaggi che non credo la comandino. Spesso si finisce per generalizzare troppo, si insinua che è opera di un intero settore quando invece è iniziativa di pochi. Io nella curva ho tanti amici e tanti gruppi storici che mi hanno rispettato ed io mi inchino a questi gruppi. Inoltre voglio anche salutare i distinti e la tribuna che nei momenti in cui bisognava trascinare la squadra si sono sempre dimostrati parte del 12esimo uomo in campo. Quindi, complimenti alla tifoseria perchè ha versato tanti soldi ed ha portato il Napoli alla seconda posizione".
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