Chi usa il pezzotto è nei guai! Lotta alla pirateria, svolta storica: identificati 2189 utenti, multe e denunce

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Chi usa il pezzotto è nei guai! Lotta alla pirateria, svolta storica: identificati 2189 utenti, multe e denunce

Svolta storica nella lotta alla pirateria, arrivano multe salatissime e denunce penali per coloro che utilizzano il 'pezzotto'

Svolta storica nella lotta alla pirateria, cade il tabù dell'impunità degli utilizzatori del 'pezzotto'. La Guardia di Finanza ha già individuato e multato 2189 utenti. L’importo della sanzione oscilla dai 154 ai 5.000 euro (in base alle legge 1941 n. 633).

Quelli del 'pezzotto' sono stati individuati perché hanno pagato la sottoscrizione in modalità scellerata addirittura tracciabile, anche con carta di credito.

I sanzionati vivono in 80 diverse province del Paese. Ad illustrare i dati è stato Gaetano Cutarelli, generale di Brigata della Finanza, in primissima linea in questa battaglia.

Pezzotto, multe e denunce penali: sanzionati 2189 utenti

Nel corso di una conferenza stampa indetta presso il Salone d'Onore del Coni a Roma sono stati diffusi i risultati dell’azione antipirateria congiunta di Guardia di Finanza, Agcom, Procure e Lega Serie A Le sanzioni, dunque, possono essere applicate retroattivamente e il loro importo, in caso di recidiva, può arrivare fino a 5mila euro.

Oltre all’identificazione dei responsabili e all’irrogazione di sanzioni agli utenti fruitori di contenuti pirata, la Guardia di Finanza ha in corso indagini approfondite per individuare le infrastrutture utilizzate per la diffusione abusiva, nonché i canali finanziari e le modalità di possibile riciclaggio dei proventi illeciti.

"Nessuno che commette reato di pirateria in Italia può stare tranquillo", è il monito di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A che ha poi sottolineato come a causa della pirateria il calcio "perde ogni anno 300 milioni e una squadra di vertice ha un danno per 30 milioni. I tifosi che dicono di amare il calcio finiscono per creargli un danno permanente e sistemico. Sul campo le nostre squadre cercano di non far vedere questo gap, ma è una lotta impari in quanto in altre nazioni il fenomeno della pirateria non è così diffuso".

"Abbiamo svolto un’analisi dettagliata di regione, età, lavoro e ormai non si scappa più – ha spiegato il generale di brigata Gaetano Cutarelli, comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza -. A distanza anche di tempo chi usufruisce della pirateria pagherà. Dalla legge del 2023 c'è stato un nuovo modo di ragionare, oscurare la partita non bastava perché non si riusciva a intervenire in tempo. Adesso in due minuti riusciamo a bloccare lo streaming in maniera automatica e risaliamo agli utenti. Anche per i siti dall'estero, che non saranno più visualizzabili dagli utenti italiani che si collegano".

Chi 'pezzotta' quindi fa un danno alla propria squadra del cuore e tutto il calcio italiano.

De Siervo ricorda anche che l’Italia si è dotata – con voto unanime del Parlamento – della legge più avanzata al mondo contro i criminali dell’etere. Il manager si augura che gli sforzi del Parlamento e dei finanzieri permettano ora di convincere sempre più persone – tante “pecorelle smarrite” – a sottoscrivere un abbonamento legale. Se questo avverrà, prenderà corpo un meccanismo virtuoso per cui le pay-tv (Dazn, Sky) potranno finalmente proporre prezzi più amichevoli: “Pagheremo tutti, pagheremo meno”.

La notizia delle multe arriva a 15 mesi dal varo dello scudo anti-pirateria che il Garante delle Comunicazioni (l’AgCom) ha messo in campo per attuare le disposizioni di legge. Disposizione che obbligano ad oscurare una televisione illegale entro 30 minuti dall'inizio della gara.

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