Giubilato: "Ha annunciato l'addio, potrebbe condizionare la corsa scudetto"

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Giubilato: Ha annunciato l'addio, potrebbe condizionare la corsa scudetto

Il commento sulla corsa scudetto Inter, Napoli e Atalanta

Ultimissime Calcio Napoli - A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto David Giubilato, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Venezia. Di seguito, un estratto dell’intervista.

L'Inter è approdata ai quarti di finale di Champions League, dove affronterà il Bayern Monaco. Crede che questo possa essere il primo vero esame per i nerazzurri in questa competizione?

"Sì, possiamo dire di sì, anche se non è del tutto vero. L'Inter è ormai abituata a giocare in Champions League ad alti livelli. È un percorso iniziato con Simone Inzaghi, che sta portando avanti con grande continuità. Affronterà questa sfida come ha affrontato tutte le altre, con la stessa preparazione. Conoscendo Simone, starà già programmando tutto nei minimi dettagli. È un allenatore che lavora h24, è praticamente malato di calcio. Quindi, per l'Inter, queste partite rientrano nella normalità. Sono match che fanno bene allo spettacolo e alla squadra stessa."

L'Inter ha davvero la possibilità di vincere la Champions in questa stagione?

"Secondo me sì, perché ha maturato esperienza nelle edizioni precedenti. L'Inter è una squadra costruita per competere in certe competizioni, diversamente da altre squadre italiane come la Juventus, che sta ancora ricostruendo, o il Milan e il Napoli, che sono in una fase di crescita. L'Inter, invece, la metto già allo stesso livello di Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona. È una squadra abituata a giocare in Champions League con continuità e può arrivare fino in fondo. L'Inter si sta giocando anche lo scudetto e la sfida di domenica contro l’Atalanta potrebbe essere decisiva. Credo che questa gara possa avere un peso determinante: se l'Inter dovesse perdere, farebbe un favore a chi insegue, leggasi Napoli. Anche l’Atalanta ormai è abituata a competere ad alti livelli, non dimentichiamo che da anni gioca in Champions League e in Europa League. Fino a qualche anno fa, squadre come Inter, Napoli e Juventus andavano a Bergamo con la convinzione di vincere. Oggi la situazione è cambiata: l'Atalanta può andare a Torino e segnare quattro gol alla Juventus. È una società che ha avviato un percorso solido anni fa e i risultati lo dimostrano. Se lo meritano, è fuori discussione."

Tra Inter, Napoli e Atalanta, in questo momento la squadra di Gasperini sembra quella con la miglior condizione fisica. È d’accordo?

"Sì, assolutamente. L’Atalanta è sempre così: difficilmente la vedi fuori condizione. Questa è una sua costante, è una squadra che corre tanto ed è preparata tatticamente. Purtroppo Gasperini ha dichiarato che lascerà l’Atalanta, non so dove andrà, ma potrebbe essere uno stimolo ulteriore per i suoi giocatori per chiudere bene questa stagione."

Napoli impegnato alle 12:30 contro il Venezia, una sua ex squadra. Quali insidie può nascondere questa partita per gli uomini di Antonio Conte?

"Nessuna, nessuna. Il Napoli deve andare a fare la partita perché è nettamente superiore. Il Venezia si deve salvare, è vero, ma il Napoli ha tutte le carte in regola per vincere. Deve sfruttare questa occasione per portarsi prima in classifica, sperando in un passo falso dell’Inter. Il Napoli ha qualità tecniche, fisiche e tattiche superiori rispetto al Venezia e deve dimostrarlo sul campo. Se ci mette la giusta cazzimma, come ha fatto finora con Conte, non ci sarà storia. Ecco, la chiave è questa, la giusta mentalità, la cazzimma che ha portato Conte. Ovviamente, vincere porterebbe pressione ad Inter ed Atalanta. Il Napoli ha tutto per provare a ritornare al primo posto. Se vince contro il Venezia, può mettere pressione alle altre due, sperando che la sfida tra Inter e Atalanta gli sorrida."

Il Napoli, però, nei precedenti alle 12:30 non ha mai brillato. Può essere un problema?

"Qualche anno fa avrei detto di sì, oggi non lo vedo più come un ostacolo. Il calcio è cambiato, i preparatori e le società lavorano in modo molto più scientifico. I calciatori ormai sono abituati a giocare a qualsiasi ora, perché tutto viene programmato nei minimi dettagli: alimentazione, recupero, preparazione atletica. Una volta che entri in campo, l'orario non conta più. Infatti, in questa settimana il Napoli si è allenato di mattina proprio per adattarsi all'orario della partita. Lavorano in funzione della partita, preparando corpo e mente a quell’orario specifico. Tutto è stabilito in anticipo, quindi il Napoli non avrà problemi a giocare a mezzogiorno."

Per ragioni d’età, siamo arrivati all’epilogo dell’avventura di Amir Rrahmani al Napoli?

"Si parla sempre di Rrahmani come se ci fosse qualcosa che non va, ma in realtà è un professionista esemplare e un ottimo giocatore. A 31 anni sei nel pieno della maturità fisica e mentale, lo posso garantire. Ogni volta che viene chiamato in causa, fa il suo dovere e anche bene. Conosce la piazza e ha esperienza, quindi io aspetterei prima di privarmene. Da quando è arrivato al Napoli, è sempre migliorato, ed è in costante crescita. Non capisco perché si cerchi sempre qualcosa di negativo in lui. Se andiamo a guardare i numeri, ha disputato tantissime partite di alto livello. Il discorso dell’età è un fattore, ma solo se arrivasse un'offerta importante, tipo 50-60 milioni. In quel caso, sarebbe giusto accettare per il bene del giocatore e della società. Ma, altrimenti, Rrahmani è ancora un elemento molto utile per il Napoli."

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