De Paola: "Osimhen e Kvaratskhelia rabbiosi! Caso TikTok? Nessun razzismo, linea chiara del Napoli sull'ironia"

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Paolo De PaolaPaolo De Paola

Paolo De Paola, giornalista, intervenuto in “Forza Napoli Sempre” condotto da Gianluca Gifuni su Radio Marte

“Ieri sera ho visto un Napoli rabbioso. Una rabbia interna di Osimhen, Kvaratskhelia che non si vedeva da tempo. Come se i giocatori volessero dimostrare qualcosa, non so a chi, ma di sicuro si sono rimessi nell'alveo della scorsa stagione. E dal momento che nulla è ancora deciso, il Napoli rimane una delle candidate allo scudetto. Come era all'inizio della stagione e se gioca come ieri. Quando ho sentito dire che il Napoli alla fine della scorsa stagione ha avuto una certa flessione mi sono trovato completamente in disaccordo. Perché il Napoli ha disputato delle partite non belle, come quella col Milan in Champions, ma per il resto ha giocato sempre a livelli alti. Forse all'inizio di questa stagione c'era un assetto tattico che non andava bene. La posizione di Lobotka, la posizione di Anguissa che era anche fuori forma fisica che ha ritrovato. Un Kvara che ha ritrovato mordente, voglia di segnare, rabbia. Osimhen che è meglio quando è arrabbiato che quando è troppo tranquillo. Litigi e nervosismo hanno sempre caratterizzato gli spogliatoi. Mi ricordo il Napoli di Bianchi con i 4 ribelli che comunque hanno vinto lo scudetto o lo stesso Napoli di Sarri che trovò una sintonia durante il periodo di preparazione con i giocatori che convinsero l'allenatore a cambiare modulo. Certe cose sono fisiologiche nel calcio. Quindi non andiamo a vedere lo sguardo o il fatto che si siano mandati a quel paese. È inutile. Probabilmente l'assestamento c'è stato, nel senso che si è tornati nell'alveo del naturale, e in qualche modo anche lo stesso Garcia farà buon viso a cattivo gioco. Come successe, per esempio, per Sarri con la Juve con cui vinse lo scudetto e sulla quale lui non mise mano e lasciò fare ai giocatori. Tik Tok, sul quale mi sono documentato, è un mondo particolare. Il Napoli, attraverso il suo social media manager, ha dato un impulso incredibile impostando questo strumento di comunicazione su ironia e autoironia. Il social media manager ha sbagliato perché non ha avvertito Osimhen e perché non ha capito il momento. Quindi l'amministratore è stato incauto però quell'area di conoscenza con i giovani funziona molto bene nel Napoli. Per quanto riguarda il rinnovo del nigeriano io credo che si andrà a scadenza di contratto; si può proseguire così, basta trovare la serenità. Forse per quello che si era visto anche la reazione di Calenda, manager di Osimhen, era stata eccessiva. Io avevo pensato addirittura ad una cosa razzista. Quello che ho visto, invece, è uno scherno che non è assolutamente sul piano di un'offesa razzista. Sarebbe stato fuori luogo andare per vie legali per una cosa del genere. È evidente che il malumore che c'è è legato alla clausola rescissoria. Mi sembra che Osimhen abbia intesa con tutta la squadra. Il gesto con Zelinski è stato importante, gli abbracci con i compagni, con la panchina ed il 5 battuto con Garcia mi fanno pensare ad una normalizzazione dei rapporti, sia con la squadra che con la società. Se sarà per un anno sarà per un anno”.

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