Stadio Maradona, la ditta SAMA: "Terreno di gioco? Spalletti rende partecipe chiunque sia vicino al Napoli, non c'è trucco per tenere il campo così!" [ESCLUSIVA]

Salvatore Marrone, proprietario della ditta SAMA che si occupa della conservazione dello stato del terreno di gioco dello stadio Diego Armando Maradona di Napoli, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime notizie sul Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

“I complimenti di Spalletti? Una persona che rende partecipe chiunque sia vicino alla squadra, cerchiamo di fare il meglio affinché la squadra possa giocare sul miglior terreno di gioco possibile.

Le tecniche di lavorazione sul terreno di gioco? Non c’è nessun trucco, c’è un lavoro di drenaggio fatto bene già nove anni fa, poi il mantenimento della parte superficiale secondo i canoni agronomici per mantenere bene il prato. C’è tanto lavoro, il Napoli ci sta dietro e ci fa lavorare nelle migliori condizioni.

Differenze tra il San Siro e il Maradona? Notevoli dal punto di vista climatico e di utilizzo, lì ci giocano due squadre e si gioca ogni settimana senza contare le coppe europee. C’entra anche la forma dello stadio, che favorisce o meno il passaggio della luce solare: a Milano ci si aiuta con impianti di riscaldamento sotto la superficie oppure con la luce artificiale.

Il clima di ieri ed il terreno di gioco del Maradona con il Leicester? Questa settimana abbiamo fatto quattro interventi: la partita di sabato scorso, l’allenamento del Leicester, la partita di ieri e poi quella con l’Empoli. Servono interventi manuali per i danni da gioco, nonché tanta buona volontà. Qualunque campo, se soggetto a troppi interventi, rischia di soffrire comunque.

Il tuffo di Spalletti? Il mister ha ben chiarito il motivo, mica è per la bontà del terreno di gioco (ride, ndr).

Altri complimenti negli anni? Quando scendono in campo e giocano, mi fanno sentire il tredicesimo uomo in campo. Se hanno da criticare, è giusto ascoltarli e cercare di risolvere eventuali problemi. Fa parte del mio lavoro, in fin dei conti. Ringrazio il mister per aver sottolineato il lavoro, ma non ho fatto nulla di particolare”