Si stemperano i toni in direzione stadio San Paolo, ma quella tra De Laurentiis e de Magistris rappresenta più una tregua che una pace fatta. Nonostante vi sia la nuova volontà di collaborare, i rapporti personali tra il patron del Napoli e il primo cittadino restano freddi.
Se da un lato la SSC Napoli ha ricevuto una documentazione più appurata del programma di lavori dello stadio San Paolo, dall’altro il sindaco resta comunque sulle sue per le dichiarazioni per nulla diplomatiche da parte di Aurelio De Laurentiis nel mese di maggio: "Io li ammazzo”, riferendosi ai lavori durante la stagione calcistica alla struttura. Ancora meno, poi, sono state gradite le allusioni sugli “assist al fratello che organizza i concerti”.
Si sta cercando di mettere da parte delle ruggini personali pur di fare passi avanti importanti per la ristrutturazione dello stadio. Ma di certo dal Comune non dimenticano gli appellativi regalati. Si utilizza la diplomazia, quella che fino ad ora è mancata da entrambe le parti. L’amministrazione non ha di certo gioito quando il Napoli ha deciso di pubblicare il comunicato contro de Magistris su alcuni quotidiani nazionali. Come, allo stesso modo, la società non è rimasta soddisfatta della procedura e delle tempistiche della ristrutturazione del San Paolo.
“A breve firmeremo la convenzione - annuncia l’assessore Ciro Borriello ai microfoni di Kiss Kiss Napoli - questione di giorni. Si lavora per un progetto di gestione da parte del club di De Laurentiis"
Ma la convenzione in sè non rappresenta la pace. E’ un contratto che le parti firmano per interessi superiori. Non conviene a nessuno continuare la guerra né nei toni né nei fatti. Ma dopo quanto accaduto nei mesi scorsi i rapporti ormai sono incrinati. E la sensazione è che alla prossima uscita a gamba tesa si possa di nuovo incappare in qualche problema.
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