Lega Serie A, Casini: "Club soddisfatti dell'Arabia Saudita, ci torneremo anche con un'altra formula. Razzismo da eliminare entro il 2030. Una giornata di campionato all'estero? Dico..."

Supercoppa Italiana fonte : dal nostro inviato a Riyadh, Claudio Russo
Lega Serie A, Casini: Club soddisfatti dell'Arabia Saudita, ci torneremo anche con un'altra formula. Razzismo da eliminare entro il 2030. Una giornata di campionato all'estero? Dico...

Oggi 22 gennaio a Riyadh il primo Snack Summit in partnership con Lega Serie A. La conferenza si propone di approfondire l’intricato processo di sviluppo e internazionalizzazione, tracciando il percorso della Lega Serie A “From Local to Global”.

Lorenzo Casini President - Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni: 

"Perchè importante esportare la Serie A all'estero? Abbiamo iniziato già negli anni '90, poi le esportazioni sono state varie e l'Arabia Saudita è ormai un paese di riferimento per ciò che sta facendo per l'Expo 2030 ed il Mondiale 2034: era importante esserci come altre leghe.

Il calcio nel paese del calcio come slogan? Rende l'idea, Italia e Brasile sono paesi che definisco paesi fonte di calcio e tenderanno ad esportare calcio.

Cosa ci chiede l'Arabia Saudita e viceversa? Non chiediamo solo al mercato arabo, relazioni economiche ed anche diplomatiche tra stati. Sicuramente il mercato arabo ci chiede di portare tradizione, notorietà e talento.

Passione? In questo momento c'è Mancini che è passato dall'Italia all'Arabia Saudita, avere profili di questo tipo sono un esempio che fa migliorare ogni sistema.

Le due semifinali? Il bilancio si basa anche su ciò che mi dicono i club, sono soddisfatte dei rapporti con il ministero dello sport: era la prima volta per la Final Four, sicuramente tutto si può migliorare ma siamo soddisfatti di come è andata.

Come spiegare la bellezza del calcio italiano? C'è una parola che rende l'idea, tradizione. Nel suo senso più alto, come valori che porta, come forza di qualcosa che va avanti da tanti anni.

Il nostro accordo prevede per sei anni la possibilità di giocare quattro volte la Supercoppa qui, anche con una libertà di format rispetto alla Final Four fatta quest'anno, da concordare volta per volta.

Dove portare la Supercoppa in due anni rimanenti su sei? Negli ultimi 30 anni la scelta aveva sempre una forte logica: gli Stati Uniti potrebbero essere un luogo ragionevole dove tornare visto l'investimento che si sta facendo lì. Poi ci sono mercati da esplorare, l'India ad esempio è un mondo nuovo dove abbiamo avuto un campione come Materazzi. Non sottovaluterei però l'Italia, usando quei due anni anche per giocare una Final Four e portare quattro squadre in giro per la competizione.

Giocare una giornata di Serie A all'estero, magari in Arabia Saudita? Una possibilità di cui abbiamo parlato, come tutte le sperimentazioni ci sono pro e contro: ad esempio i tifosi che perderebbero una giornata in casa nel proprio stadio. Ma programmata in anticipo si potrebbe fare, il luogo è da esaminare ma senza autorizzazioni di FIFA e UEFA non si può fare nulla.

Final Four? Siamo alla finale che ci sarebbe stata senza semifinali, diamo chance a più squadre di giocarsi un trofeo. La sperimentazione è stata soddisfacente.

Decreto Crescita? Un errore dello stato italiano, può aiutare il calcio ed il paese. Vediamo come va a finire. Dobbiamo capire se otterremo una modifica in parlamento, nessuno immagina un sistema permanente e ciò che ci ha sorpreso è che parliamo di una agevolazione che valeva per tutti i settori, e che è stata modificata per lo sport: ha funzionato così come diceva, e poi viene cancellata. In Italia non succede per la prima volta, ma bisogna dire che è stata una scelta controproducente.

Mi hanno colpito i tifosi all'allenamento dell'Inter, vedere tanti a fare fotografie con le magliette nerazzurre: ti rendevi conto della ragione sportiva per cui siamo venuti qui. Dal punto di vista del paese, ho ritrovato ciò che ho trovato in chi si candida agli Expo, la preparazione dell'evento porta le città ad andare a ritmi frenetici, lo scorso anno non era così.

Il calcio non è una isola, è un settore industriale molto importante di qualsiasi paese, se c'è un paese che va in una direzione è indispensabile che il calcio sia presente.

I cori razzisti a Maignan? Abbiamo subito condannato, la lotta al razzismo e alle discriminazioni è centrale: abbiamo l'obiettivo ambizioso di cancellare il razzismo dagli stadi nel 2030, con ogni mezzo. Complimenti all'arbitro e a Maignan per la gestione dell'accaduto, per dargli attenzione massima. Vorrei aggiungere una cosa: non commettiamo l'errore di parlare di questo fenomeno solo nel calcio, il calcio non è una isola e se voi prendete le raccomandazioni che il comitato dell'ONU sulla discriminazione razziale e sulla sua diffusione in Italia, si chiede alle autorità italiane di aiutare a sviluppare fin dalla scuola una robusta consapevolezza del fenomeno per prevenire qualsiasi forma di comportamento. Noi come Serie A faremo sempre di più: riconoscimento facciale, prevenzione. Bisogna fare di più, e non riguarda solo il calcio ma la scuola e tutte le autorità. Non deve accadere e non deve manco più essere pensato. Lo stadio è lo specchio della società, se la società è così nello stadio può poi succedere un gesto del genere. Ringrazio Maignan: c'è il coro e chi lo subisce non reagisce subito. In Bundesliga sono i tifosi che segnalano chi si rende protagonista di episodi vergognosi come questo. Siamo ancora lontani in Italia dall'avere questo fenomeno, ma ci arriveremo"

Le discussioni verteranno sulle strategie di marketing e comunicazione, sui format innovativi e sulle partnership strategiche che hanno spinto la Lega Serie A sul palcoscenico globale. Contemporaneamente, si esplorerà la fiorente crescita del calcio in Arabia Saudita, analizzando l’acquisizione di diversi formati e competenze. Anticipando il futuro, la conferenza mira a svelare le potenziali traiettorie del calcio nel Regno.

Questo incontro impareggiabile di appassionati di calcio promette tavole rotonde ricche di spunti, ciascuna moderata per garantire un coinvolgimento ottimale. I partecipanti sono incoraggiati a condividere le domande in anticipo per arricchire il dialogo.

Gli ospiti:

  • Gianfilippo Valentini CEO - Social Football Summit
  • Romano Baruzzi Director Saudi Arabia and Kuwait - ICE
  • Antonio Amati General Manager, IT Division - Almaviva
  • Anna Guarnerio International Media Rights Director - Lega Serie A
  • Lorenzo Casini President - Lega Serie A
  • Michele Ciccarese Marketing and Commercial Director - Lega Serie A
  • Ambassador Lega Serie A
  • Maximilian Haschke Commercial Director - Saudi Pro League
  • Roberto Monzani Media House Director - F.C. Internazionale Milano
  • Tommaso Bianchini Chief Revenue Officer - SSC Napoli
  • Luigi De Siervo CEO - Lega Serie A

Moderatore: Nicola Innocentin

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