Torino, Ansaldi sul furto subito: "Affido al perdono di Dio le persone che ieri si sono intrufolate in casa mia e mi hanno rubato tutto"

Come riporta l'edizione odierna del Corriere di Torino, il primo pensiero che ha avuto Cristian Ansaldi, giocatore del Toro, dopo aver saputo che i ladri avevano messo a soqquadro la sua villa, è stato «ringraziare Dio», per «aver protetto la mia famiglia». Il campione granata, che ha annunciato ieri lo spiacevole episodio su Instagram, e che al momento del furto era in ritiro, quando ha saputo ha pensato subito alla moglie e ai tre figli.

Al momento del furto non erano in casa, e per fortuna nessuno si è fatto male. L’incursione dei malviventi è avvenuta venerdì 20 dicembre, in strada del Nobile. Alle 16 la moglie del giocatore, con i bimbi e la governante, sono usciti per qualche compera. Quando sono rientrate, verso le 19, la casa era devastata. Caos in molte stanze, con oggetti scaraventati a terra, il passaggio dei ladri era chiaro. La moglie ha chiamato subito Ansaldi e nel giro di pochi minuti sono arrivate le volanti del commissariato Borgo Po. Il giocatore del Toro non ha nascosto il suo rammarico. Su Instagram ha pubblicato un video dove riprende i cumuli di vestiti, borse e oggetti rovesciati a terra, seguendo le tracce dei vandali.

«Affido al perdono di Dio le persone che ieri si sono intrufolate in casa mia e mi hanno rubato tutto», ha detto il calciatore, che ha aggiunto: «Mi hanno preso molte cose di valore come orologi, anelli, braccialetti. E molte cose che erano importanti per me e la mia famiglia, non solo per il valore economico. Chiedo a Dio di prendersi cura della mia famiglia». Il bottino del furto oscilla tra i 150mila e i 200mila euro.

Quando i poliziotti sono arrivati in villa, per fare il sopralluogo dopo il furto, era già buio. Gli agenti hanno capito subito che i ladri sono riusciti ad entrare in giardino scavalcando la recinzione. Poi, senza forzare, sono passati da una porta finestra del giardino.

I banditi hanno frugato prima nella stanza degli ospiti, al piano terra, portando via 12 borse da donna di varie marche prestigiose. Dopo sono saliti al piano superiore, il primo, e hanno arraffato oggetti dalla camera da letto e da vari armadi nel corridoio. Tra i preziosi portati via ci sono due Rolex in oro bianco, molti gioielli, tra cui braccialetti, orecchini e tre valigie di Louis Vitton. Dall’ultima stanza in cui hanno rovistato, i malviventi hanno portato via un borsello in pelle nera che custodiva 10mila euro in contanti, oltre che il passaporto del calciatore. Quando sono rientrate a casa, la signora Ansaldi e la governante, sono rimaste sotto choc. Solo chi ha vissuto un’esperienza analoga può capire cosa si prova davanti allo scenario di una casa «violata». Cassetti aperti, cataste di stoffe e scatole in disordine, oggetti buttati per terra. E’ scattata subito la chiamata alla polizia e gli agenti di Borgo Po si sono precipitati. Dopo un controllo, hanno appurato che non ci sarebbero segni di effrazione. E’ probabile che l’impianto di allarme fosse guasto. Forse i ladri lo sapevano, ed è altrettanto possibile che i banditi abbiano fatto vari sopralluoghi prima di agire a colpo sicuro. Gli agenti di Borgo Po stanno indagando per risalire ai responsabili. Il caso è al vaglio anche della procura, dove sono arrivati gli atti ieri mattina. Sono tre le persone che vivono e lavorano nella villa. Oltre alla tata, ci sono la custode, che dorme in una dependance e il giardiniere. Nessun membro della famiglia nutre alcun sospetto sul personale, hanno confermato alla polizia il calciatore e la moglie.

«Non abbiamo notato niente di strano nei giorni precedenti al furto, nessuna presenza particolare», hanno detto entrambi.