Probabili formazioni del Corriere dello Sport riguardo le scelte di Spalletti per Hellas Verona Napoli. Arrivano aggiornamenti riguardo la prima partita del campionato di Serie A.
Queste le possibili scelte di Spalletti per Verona-Napoli secondo il Corriere:
Il pericolo non può essere il mestiere di chiunque e mentre Napoli e Psg stanno discutendo seriamente del suo trasferimento, Fabian Ruiz ha preferito evitare che l’affaticamento - a volte si dice così - diventasse un problema: era già successo nell’amichevole con l’Espanyol, era capitato pure nel corso della settimana, ed essendo Verona gara «vera», con tackle da mettere in preventivo, lo spagnolo e il Napoli hanno lasciato che quei «dolorini» sparsi diventassero l’indizio dell’epilogo di un feuilleton del quale s’ignora il finale. I fatti separati dalle opinioni raccontano che Fabian Ruiz non rientra nell’elenco dei convocati, dunque resta a Castel Volturno per un differenziato o qualcosa del genere, aspettando segnali dalla Francia. Il centrocampo ha meno opzioni, perché anche Gaetano ha dovuto rinunciare alla trasferta (e lo sapeva): la squalifica di due giornate, frutto di un whatsapp inopportuno ancorché goliardico, sottrae a Spalletti la possibilità di scegliere, eventualmente, in maniera diversa.
C’è un Napoli che somiglia molto a quello dell’anno scorso, perché per nove-undicesimi i volti di chi darà il via alle danze al campionato sono già noti a Spalletti: il debutto, a meno delle classiche cosiddette sorprese, verrà riservato a Kim e a Kvaratskhelia, il resto apparterrà al passato, ovviamente senza Ospina e né Koulibaly, senza Insigne e senza Mertens e né Ghoulam. Il nuovo Napoli ripartirà con Meret in porta, in attesa del giudizio definitivo del mercato; con la fascia di capitano al braccio di Giovanni Di Lorenzo; con un 4-3-3 che sembra inevitabile, con gli uomini a disposizione. A sinistra, in basso, c’è sempre Mario Rui in vantaggio su Olivera, che sta inserendosi gradualmente e ha dimenticato il bruttissimo infortunio subito in Nazionale: poi, regia affidata a Lobotka, chiaramente, e Anguissa da una parte con Zielinski dall’altra, per ripetere ciò che sanno da almeno un anno.