Serie A - Nella giornata di ieri ci sono state perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi di Lazio, Roma e Salernitana. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero eventuali plusvalenze fittizie messe in atto da questi club con operazioni cosiddette a specchio nel corso degli anni. Questa mattina la Gazzetta dello Sport svela che le operazioni sotto la lente d'ingrandimento sono ben 18.
Undici sono a carico della Roma. Si parte dal 2017 quando dai giallorossi sbarca Pellegrini al Sassuolo mentre fa il percorso inverso Defrel. Contemporaneamente, però, la Roma cede al Sassuolo due gioielli del vivaio: Riccardo Marchizza (capitano della Primavera) per 3 milioni e Davide Frattesi per 5, mantenendo percentuali di rivendita su entrambi (50% Marchizza, 30% per Frattesi). Le operazioni furono parallele e il costo dei baby fu scalato dal prezzo di acquisto di Defrel. Poi nel 2018 l’operazione fatta con l’Atalanta, a cui la Roma cede Marco Tumminello mentre fa il percorso inverso Cristante. Il 2019, invece, è l’anno dello scambio Spinazzola-Luca Pellegrini, che fece discutere per la valutazione del terzino giallorosso, che aveva giocato solo 18 gare in A, tra Roma e Cagliari (in prestito). Nel 2021 c'è poi l'affare Kumbulla con il Verona a cui vengono ceduti Cancellieri, Diaby e Cetin.
Le sette operaziono 'sospette' in casa Lazio sono quelle di Akpa Akpro, Casasola, Cicerelli, Novella, Marino ed infine del centrocampista Morrone.