Ma vuoi vedere che la fede calcistica del pm Santoriello ha costretto la Juventus a fare le plusvalenze fittizie per mettere a posto i bilanci? Non si era mai visto prima uno schieramento mediatico così compatto a favore di un club per evitare che possa finire in Serie B e non avere indietro i quindici punti che la Corte Federale d’Appello gli ha tolto per aver creato un vero e proprio sistema per aggiustare i conti. Invece di evidenziare che ci sono troppe prove provate del malaffare, in tanti stanno cavalcando l’onda e far passare il messaggio che c’è un complotto contro la Signora.
Assurdo. Incredibile ma vero. Il povero Santoriello si è trovato in un ciclone di polemiche al punto da far scomodare Striscia la Notizia con un Tapiro gigante. Solo perché avrebbe detto che tifa Napoli e odia la Juventus. Eppure il pubblico ministero in questione nel 2016 fece una sentenza a favore di Agnelli. Allora andava bene, adesso no perché non sanno come tirare fuori dai guai Madama, stanno creando ad arte un polverone salva Juve.
Santoriello avrebbe, quindi, architettato il tutto inventandosi anche il diario nero in possesso di Paratici dove non c’erano i nomi delle plusvalenze ma solo delle x dove si doveva aggiungere un nome qualsiasi pur di ottenere ciò che si voleva a livello di conti. Mi spiace che nella pletora dei lacchè bianconeri ci siano anche esimi giornalisti che vogliono a tutti i costi che venga tolta la penalizzazione e che la Juventus non venga retrocessa in B. Sarebbe un problema per l’Italia.
Scusate, ma le leggi esistono per essere applicate o perché c’è la squadra più blasonata in mezzo non bisogna tanto attenersi ai codici? Se è così allora alzo le mani e mi arrendo anche stavolta davanti allo strapotere di un club che negli ultimi anni ha passato più tempo nelle aule dei tribunali che in campo. Poi magari l’ultimo grado di giustizia sportiva dirà che la Juve non è colpevole. Ma fino a quel momento sarebbe opportuno non mettere Santoriello alla gogna perché si cade nel ridicolo.
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