È stato ucciso nella prima serata di oggi Vittorio Boiocchi, storico capo della Curva Nord dell’Inter. Il 70enne, come riportato da Il Giorno, è stato vittima di un agguato sotto casa in via Fratelli Zanzottera 12 nel quartiere di Figino. Attorno alle 19:50 è stato raggiunto da almeno tre colpi di pistola che lo hanno colpito al collo e al torace. L’uomo è stato trasportato all’Ospedale San Carlo in condizioni critiche, ma poco dopo è spirato. La notizia ha raggiunto anche San Siro, con la Curva che ha ritirato gli striscioni e cessato di intonare cori per rispetto verso la tragedia appena consumatasi. In avvio di ripresa si è consumata la vergogna: lo zoccola duro della Curva in blocco ha deciso di lasciare lo stadio ed ha costretto tutto il resto degli spettatori ad uscire dallo stadio tra calci, pugni, urla e bambini in lacrime come riferisce una testimonianza di un tifoso al noto collega di fede interista Fabrizio Biasin.
"Qualcuno racconti lo schifo successo in curva. Gente sbattuta fuori con urla, calci e pugni perchè gli Ultras hanno deciso così. Famiglie con i bimbi in lacrime, genitori imbarazzati e impauriti. Gente che si è fatta ore ed ore di auto o treni costretta contro la propria volontà ad uscire dallo stadio. E le forze dell'ordine o chi per loro doveva vigilare, inermi. Sono tanti anni che seguo l'Inter ma uno schifo così non l'avevo mai visto. Oggi in curva sono state calpestate le libertà più elementari, non è ammissibile"