Trappola fallita, qualcosa è andato storto

di Dino Viola

Era tutto pronto per la grande trappola ma qualcosa è andato storto. La Juve che batte l'Inter con polemiche sull'arbitraggio e il Napoli che va in trasferta a Firenze. Stavolta è un finale diverso, è un Napoli diverso: seppur nervoso e teso è riuscito a tenere sotto controllo l'inerzia del match. E' stato un Napoli capace di centrare l'obiettivo dei tre punti nonostante tutto, ma proprio tutto: una vera prova di maturità.

E' sul tiro di Zielinski che finalmente i nervi si sono un po' allentati. Le paure e i fantasmi sono stati protagonisti per più di un tempo: traverse e pali non mancano mai. Le paure hanno accompagnato il Napoli anche dagli undici metri. Quel rigore calciato da Insigne è la fotografia di questo Fiorentina-Napoli: tanta tensione, tanta paura e poi quel pizzico di fortuna che premia chi ha meritato i tre punti.

E' stato davvero tanto il carico di energie nervose spese perchè difronte c'è stata una Fiorentina che non è apparsa la classica squadra già salva: scivolate pericolose, contrasti ruvidi, parole dette a muso duro testimoniano l'impegno messo in campo dai viola. Poi ha pesato l'imprecisione nella trequarti avversaria, figlia della tensione: qualche conclusione dalla distanza e qualche palla lunga per Osimhen non sono bastate per andare in vantaggio. Troppo poco, idee non lucide e così la tensione aumentava.

Solo a risultato sbloccato si è rivisto a sprazzi il Napoli delle giocate in scioltezza. Di fatto il secondo gol è fatto di dinamiche classiche del Napoli marcato Gattuso, che ha così raggiunto la maturità sperata e col Verona potrà guadagnasi definitivamente la Champions. Al di là delle decisioni della società, forse è il caso di ritagliare nell'ambiente Napoli il giusto spazio per riconoscere i meriti di Gattuso, con la giusta misura: tra pro e contro, l'obiettivo stagionale è ad un passo.

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