Quest'uomo merita uno scudetto

Editoriale  
Quest'uomo merita uno scudetto

Nella carriera di Luciano Spalletti prima di Napoli tanti secondi posti e lotte scudetto: quest'uomo merita un trionfo in Serie A: l'editoriale.

L'ha assaporato, l'ha visto ad un palmo dal naso, l'ha perso all'ultima giornata nel 2007-08 (Roma-Catania 1-1 e Inter-Parma 2-0). Se l'è giocato davvero tante volte, lo scudetto in Serie ALuciano Spalletti. Ad un certo punto della carriera ha scelto San Pietroburgo e lo Zenit per vincere due campionati nel 2010 e nel 2011. In Italia ha raccolto in carriera quattro secondi posti e un terzo posto con la Roma, ma anche altri tre piazzamenti al quarto posto (due all'Inter e uno in giallorosso).

di Manuel Guardasole - Twitter: @MGuardasole

Spalletti da scudetto: i numeri della sua carriera

Diciamolo chiaramente: Luciano Spalletti merita uno scudetto nella sua lunga e valorosa carriera. Iniziata ad Empoli, con la doppia promozione dalla C alla Serie A. Poi l'exploit all'Udinese con anche un piazzamento al quarto posto. Poi gli anni d'oro della Roma, con due Coppa Italia vinte (2006-07, 2007-08) e la Supercoppa italiana del 2007.

Spalletti Napoli

Gli manca uno scudetto, perché si è fermato per quattro volte al secondo posto: per tre anni alle spalle dell'Inter, dal 2005-06 al 2007-08, per una volta al ritorno a Roma nel 2016-17 alle spalle della Juventus di Allegri che in estate strappò Higuain al NapoliPjanic alla sua Roma.

SSC Napoli: Spalletti e la lotta scudetto

Oggi col Napoli si vede costretto a rincorrere, ma mai abbandonare la lotta al vertice per lo scudetto: il suo Napoli è stato in testa in solitaria dalla quarta all'ottava giornata e poi nella 14-15ª giornata di questo campionato. Ma dalla sedicesima, è stato costretto a inseguire, e lottare punto a punto fino ad oggi, MilanInter. Una cosa che Luciano Spalletti sa fare: nell'anno in cui è stato più vicino allo scudetto, nel 2007-08, dalla sesta alla trentottesima giornata è stata sempre in testa l'Inter. Che vinse all'ultima giornata col Parma, facendo crollare i sogni e le speranze dei giallorossi. Ma fu tutto in bilico fino all'ultima giornata: Luciano Spalletti ha saputo e sa stare alle spalle, sa mantenere i nervi saldi delle sue squadre e inseguire la capolista. Il Napoli sta dimostrando, infatti, a differenza di altre annate (complice anche un campionato più equilbrato, certo) di aver imparato a gestire il campionato e i suoi momenti, senza staccare la spina e senza allontanarsi mai troppo dal vertice. Sta là e, come la sua punta Osimhen, azzanna i passi falsi delle milanesi. 

Spalletti e Osimhen

Luciano Spalletti ha tanti meriti, perché al netto di infortuni, assenze e problemi da gestire (vedi il caso Insigne) sta disputando una stagione sopra ogni aspettativa. Il tecnico e l'ambiente Napoli restano attaccati all'obiettivo scudetto, consci però di quanto sia difficile e di quanto serva un miracolo per arrivarci. Spalletti ha insegnatoOsimhen il mestiere del centravanti nel campionato italiano: già 11 gol e movimenti che mai aveva fatto vedere prima nell'area piccola, considerando poi che Spalletti ha dovuto rinunciarci per ben 10 gare in campionato. Ha registrato la difesa, che è ad oggi la miglior del campionato (rivalutando Juan Jesus e Rrahmani). Ha gestito al meglio la firma di Insigne nei primi giorni di gennaio col Toronto e i tanti calciatori a scadenza di contratto. Ha saputo gestire i tantissimi infortuni senza mai lamentarsi e senza mai dare alibi alla squadra. Infine, non si è mai fatto influenzare troppo dall'ambiente negli up&down che tutti conosciamo, che si ripetono ogni stagione. Al punto che alle prime difficoltà, un mesetto fa, era stato quasi paragonato al suo predecessore Gattuso: un paragone indegno.

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E invece Lucio resta attaccato al suo sogno scudetto che, diciamoci la verità, meriterebbe più di altri: perché l'ha assaporato già in un'altra città del Sud (che non è lo stesso di vincerlo a Milano), perché sta facendo un lavoro straordinario con una rosa che nessuno dava in lotta per il titolo (senza acquisti/spese né in estate né a gennaio). Perché nel suo palmares manca uno scudetto tutto azzurro.

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