Stadio San Paolo, ass. Borriello a CN24: "Convenzione, capienza e pista d'atletica: progetto De Laurentiis bocciato per tre motivi"

Le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis fanno rumore circa lo stadio San Paolo e qualche stoccata al Comune di Napoli circa la possibilità di investire o meno nello stadio San Paolo.

A tal proposito, ai microfoni di CalcioNapoli24, è intervenuto l'assessore allo Sport, Ciro Borriello, che ha specificato circa l'investimento di 4 milioni di euro nella pista d'atletica: 

"Il San Paolo è stato scelto dalla Commissione Internazionale, dalla FISU, come teatro iniziale della cerimonia di apertura per le Universiadi. Ospiterà tutte le gare d'atletica, la competizione regina. Ecco perchè si è deciso di investire sulla pista d'atletica. Non è stata una scelta politica.

Avevamo anche chiesto di farle disputare fare al Collana, ma non aveva le caratteristiche tecniche necessarie. Questi 4 milioni si sommano ai 20 del Credito Sportivo. In questi giorni è stata emessa una delibera per il completamento dell'impianto antincendio e le balaustre del secondo anello che non erano a norma (lavori finiti). I lavori ai bagni partiranno a brevissimo, eravamo stati bloccati dalle ultime condizioni di pre dissesto finanziario del Comune di Napoli. Non c'è stata negligenza politica, ma un rallentamento per processi burocratici". 

Aurelio De Laurentiis così ha dichiarato a Radio 24 oggi: "Il Comune non ci permette di investire nello stadio, neanche per riparare quelle cose occorrenti che servono a renderlo funzionale".

Questa la risposta dell'assessore Borriello:

"E' vero, De Laurentiis ci ha chiesto di investire più volte, ma noi non abbiamo mai detto no. C'è un problema di tipo burocratico in primis: il rapporto di concessione tra il Comune la SSC Napoli permette di operare per legge attuando uno scomputo dal canone dello stadio San Paolo. Non lo abbiamo deciso noi. In questo momento manca anche un quadro normativo che regoli una situazione del genere.

Sul progetto proposto da De Laurentiis

"Non è vero che non l'abbiamo preso in considerazione. Ma posso dire senza problemi i tre motivi che hanno portato alla bocciatura dello stesso:

1. La capienza. Lo stadio di Napoli non può essere inferiore ai 50mila spettatori e il suo progetto aveva una capienza di 40mila andando a penalizzare i settori più popolari. 
2. La pista d'atletica. Eravamo disposti anche a toglierla. Ma a patto che la SSC Napoli si accollasse l'investimento di costruirne una nuova da un'altra parte. 
3. La convenzione. Lui aveva previsto una concessione di 99 anni per soli 13 milioni di investimento totali. Tradotto, stiamo parlando di un investimento di circa 130mila euro all'anno. In questo modo la Corte dei Conti non ci avrebbe dato nessuna autorizzazione. Emettemmo una delibera con questi tre motivi ostativi. Ma il presidente non ci ha mai fatto una controproposta"

Twitter: @LeonardoVivard

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