IL GIORNO DOPO la sedicesima giornata... il paragone Mertens-Giordano, i guai seri per i detrattori e l'unico neo della trasferta di Cagliari

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Il Napoli esagera in Sardegna. Ne segna addirittura cinque lontano da casa in una partita mai in discussione, dal primo all’ultimo minuto. Supremazia in ogni zona del campo. Occasioni a ripetizione e a metà gara i due goal di vantaggio appaiono addirittura pochi. La sbloccherà Mertens che in area di rigore si girerà da “nove vero”. Per certe movenze e giocate, il belga ricorda il Bruno Giordano ammirato a Napoli in un indimenticabile trio. Il raddoppio è del capitano, lesto a ribadire in rete un pallone respinto dalla traversa su inzuccata di Insigne. 105 per lui in maglia azzurra e ancora c’è chi lo critica.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Il secondo tempo è senza storia. In apertura la archivia Zielinski. Conclusione impeccabile dalla distanza. Il resto della gara si trasforma in una partitella due tocchi dove tutti sanno benissimo cosa fare e dove andare con o senza il pallone. Ci sarà tempo e spazio per altri due goal, entrambi di Mertens. E anche per un’altra mezza dozzina di altre occasioni. Nel finale spazio e minuti anche per Rog e Giaccherini così tutti possono veramente essere felici e contenti. Gli unici scontenti, quelli che ancora insistono su voler vedere Gabbiadini.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Continua senza sosta la crescita di Insigne e anche quella di Hamsik che con il passare del tempo sta divenendo un centrocampista a tutto campo e per gli avversarti e i suoi detrattori sono guai seri. In netta ripresa Hysaj. Il solito instancabile Callejon. Quantità e qualità in Zielinski. Calcia con grande semplicità con entrambi i piedi e il suo goal è da mostrare nelle scuole calcio: ecco come si colpisce un pallone. Di collo pieno. E la palla corre veloce verso la porta avversaria senza girare, dritta per dritta. Unico neo della gita a Cagliari, la sciocchezza di Koulibaly. Il suo vero limite è questo: all’improvviso si avventura in giocate senza senso e senza logica. In una sola azione commetterà fallo, si farà ammonire e si infortunerà pure. Mica facile. Un campione in tutto.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Con il pokerissimo rifilato al Cagliari, gli azzurri riagguantano la Lazio al quarto posto e accorciano su Milan e Roma in attesa della partita di stasera. E domenica prossima, altra occasione per accorciare le distanze, è in calendario Juventus – Roma.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Si celebra il gran gioco di Sarri. Uno spartito mandato a memoria. Squadra sempre corta in ogni zona del campo. Massimo due tocchi per tutti. Un calcio a 5 in un campo di calcio a 11. Il tutto condito da un portiere che si piglierà pure tanti rischi, ma la inizia sempre con i piedi, e che piedi. Normale che occorrano tecnica e velocità di pensiero. E gente che premi gli scatti e gli smarcamenti dei compagni. Altrimenti idee e buone intenzioni vanno a farsi benedire.

Il giorno dopo la sedicesima giornata racconta anche di un derby di Torino deciso da un solo giocatore al termine di una gara che la Juventus non avrebbe assolutamente meritato di vincere. Gli lanciano un pallone dal cielo e quel nove ormai vecchio e stanco, la scaraventa in porta. Si racconta anche di un anticipo del sabato tra Crotone e Pescara dove ancora non si è capito se sia trattato di un anticipo di serie A o di serie B. Davvero inutile questo campionato a 20 squadre se poi alcune squadre sono queste.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Il mercato di Gennaio si avvicina. Non si troveranno sempre i Ceppitelli in campo e i Rastelli in panchina e la peggiore difesa della serie A. E’ indubbio che qualcosa serva ancora per ben figurare e si spera che qualcosa arriverà….

Stefano Napolitano