Repubblica - Giampaolo-Sarri, storia di un'amicizia vera: se il blucerchiato è così il merito è anche del suo collega

Rassegna Stampa  
Repubblica - Giampaolo-Sarri, storia di un'amicizia vera: se il blucerchiato è così il merito è anche del suo collega

Secondo l'edizione di oggi di Repubblica, se Giampaolo oggi siede sulla panchina della Sampdoria, ha ottenuto un prolungamento del contratto e ha estimatori in tutta Italia, almeno una piccola parte di merito va a Maurizio Sarri.
L’allenatore che oggi sta facendo giocare il Napoli in modo sublime, e che domenica arriva a Marassi ancora in lotta per il secondo posto, ai tempi di Empoli si ricordò di un “collega” quando il nome di Giampaolo era praticamente sparito dai radar. Lo ha ricordato lo stesso tecnico blucerchiato: «Quando stava sulla panchina dell’Empoli fu proprio lui a chiamarmi a gennaio e a dirmi “guarda che se io dovessi andar via, ho parlato al club di te”. È un amico, abbiamo fatto il corso a Coverciano insieme, mi ha mostrato il suo archivio, abbiamo idee in comune sul calcio». Per la cronaca, allora Giampaolo allenava la Cremonese in Lega Pro, e quando l’Empoli ufficializzò il nome di Giampaolo in tanti pensarono a un azzardo.
Così il destino ha voluto che, dopo il maestro Delneri affrontato sabato scorso a Udine, ora sia la volta dall’amico Sarri, «uno dei migliori allenatori in Europa, da quando c’è lui vedere giocare il Napoli è un piacere».
A Empoli Giampaolo ha ricalcato esattamente il modulo di Sarri, il 4-3-1-2 che poi lo stesso Sarri avrebbe voluto replicare a Napoli. Senza fare i conti con gente come Insigne e Callejon, ali devastanti in un 4-3-3.
Ma al San Paolo lo scorso gennaio, nonostante la vittoria del Napoli, a impressionare fu la Samp, in vantaggio nel primo tempo grazie a un’invenzione di Schick e poi rimontata nel finale.
L’attaccante ceco ormai è il nome più chiacchierato del mercato italiano. E anche se con il passare delle ore è sempre più probabile un suo addio immediato in direzione Juventus, l’ultimo a provare a convincerlo a restare un altro anno a Genova è stato Quagliarella. Che lunedì sera a Milano, dopo aver ricevuto il premio Gentleman dalle mani del difensore del Barcellona Piqué, ha detto: «Consiglio a Schick di restare un altro anno alla Sampdoria per confermare quanto di buono fatto e continuare a crescere. Non ho mai giocato con un calciatore simile».
Diverse invece le parole su Muriel, per certi versi “allineate” a quelle del presidente Ferrero: «Muriel è nell’età giusta per poter partire se ci sono delle richieste che soddisfano il presidente. Contro l’Udinese non ha fatto una cosa bella, ma si è reso conto dell’errore. Non c’è stato alcuna rissa con Danilo e alla fine ha chiesto scusa».
L’espulsione del colombiano domenica scorsa ha fatto uscire allo scoperto anche lo stesso Ferrero, che lunedì sera mentre Quagliarella ritirava il premio a Milano è stato il mattatore nella trasmissione “Un gol per l’Italia”, in diretta da Norcia. Programma sulle iniziative del mondo del calcio per i Comuni colpiti dall’ultimo terremoto che ha devastato il centro Italia. Ferrero era l’unico presidente in piazza e veniva continuamente chiamato sul palco perché faceva impennare il numero di “sms solidali” inviati dal pubblico a casa. Il tutto davanti a Tavecchio, il presidente Figc seduto in prima fila.
Per quanto riguarda Muriel, Ferrero ha condannato l’espulsione del colombiano con qualche attenuante: «Muriel ha sbagliato, ma per tutta la partita lo hanno fischiato. Continuiamo a considerare i calciatori come uomini, ma in realtà sono dei ragazzini che non hanno mai fatto niente nella vita. Non sono viziati, sono miracolati. Io cerco il calcio dell’amore e della passione».

CalcioNapoli24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News
Ultimissime Notizie
Classifica
  • #

    Squadra

    PT
    G
    V
    N
    P
  • logo InterInterCL

    89

    35
    28
    5
    2
  • logo MilanMilanCL

    71

    35
    21
    8
    6
  • logo JuventusJuventusCL

    66

    35
    18
    12
    5
  • logo BolognaBolognaCL

    64

    35
    17
    13
    5
  • logo AtalantaAtalantaEL

    60

    34
    18
    6
    10
  • logo RomaRomaECL

    60

    35
    17
    9
    9
  • logo LazioLazio

    56

    35
    17
    5
    13
  • logo FiorentinaFiorentina

    50

    34
    14
    8
    12
  • logo NapoliNapoli

    50

    34
    13
    11
    10
  • 10º

    logo TorinoTorino

    47

    35
    11
    14
    10
  • 11º

    logo MonzaMonza

    45

    35
    11
    12
    12
  • 12º

    logo GenoaGenoa

    43

    35
    10
    13
    12
  • 13º

    logo LecceLecce

    37

    35
    8
    13
    14
  • 14º

    logo VeronaVerona

    34

    35
    8
    10
    17
  • 15º

    logo CagliariCagliari

    33

    35
    7
    12
    16
  • 16º

    logo FrosinoneFrosinone

    32

    35
    7
    11
    17
  • 17º

    logo EmpoliEmpoli

    32

    35
    8
    8
    19
  • 18º

    logo UdineseUdineseR

    29

    34
    4
    17
    13
  • 19º

    logo SassuoloSassuoloR

    29

    35
    7
    8
    20
  • 20º

    logo SalernitanaSalernitanaR

    15

    35
    2
    9
    24
Back To Top